Cara Alessia, grazie per l'attenzione e l'ospitalità.Colgo l'occasione anche per girare i commenti di molti lettori che hanno per Il nuovo territorio e per Tele Etere, ringraziando, da parte mia, le rispettive redazioni.Sull'inceneritore di Brescia abbiamo, a quanto pare, informazioni diverse.Eccone una:CNR: inceneritore di Brescia inquina? Lo si ceda a Napoli16 07amTue, 01 Jul 2008 11:25:19 +0000182o, 2008 — wildgreta30 Giu 2008(Ansa) NAPOLI - L’inceneritore più grande del mondo da Brescia a Napoli: secondo Ennio Italico Noviello, primo ricercatore del Cnr di Roma, la cittadina lombarda avrebbe proposto di vendere l’intero impianto alla Campania. “L’ho saputo proprio stamattina - ha spiegato Noviello in un incontro a Napoli - La proposta era di cederlo per 25 milioni di euro, cioé meno di quanto serve per completare quello di Acerra”. Una proposta, secondo Noviello, giustificata dal fatto che “quell’impianto sta inquinando l’intera Lombardia. A Brescia non c’é un solo allevamento di bovini che sia senza diossina”.A chi dice che l’inceneritore di Brescia sia il migliore al mondo, Noviello risponde così: “Quell’impianto ha vinto un premio, certo. Ma nel comitato scientifico di chi gli ha dato il premio c’é una delle aziende che ha fatto l’impianto. Brescia è il punto più inquinato del mondo, basta guardare il satellite”. L’inceneritore di Brescia è capace di bruciare 750mila tonnellate all’anno ma, conclude Noviello, “i disastri ambientali lì sono stati documentati, dimostrati e accertati sotto tutti i punti di vista. Perfino la Commissione Europea è intervenuta. E’ incredibile che qualcuno proponga quell’inceneritore come modello”.Anch'io sono a favore delle opere utili e necessarie.Delle strade, come delle ferrovie, della produzione di energia, come dell'informazione, delle industrie, come dell'agricoltura e dell'artigianato.Così come sono convinto che i rifiuti dovrebbero essere gestiti come una parte della civiltà e non come un'emergenza.Partendo dalla concezione (certamente non mia) che la Terra (intesa come pianeta) ha dei limiti fisici, così come le risorse, che queste debbano essere utilizzate per il bene dell'umanità e non per la sua rovina occorre fissare delle regole comuni e condivise.E per arrivare a queste occorre necessariamente passare per l'informazione, anche conflittuale, se necessario, affinchè ogni problema possa avere più soluzioni per scegliere, insieme quella più idonea.Così come sappiamo che la tecnologia è in continua evoluzione ed entrambi sappiamo che quella degli inceneritori è superata, così come quelle delle attuali tecnologie sul nucleare in funzione.Per questi motivi ti ringrazio ancora, così come le Redazioni che mi ospitano affinchè possano trovare spazio tesi ed opinioni legittime e diverse.Giorgio Libralato
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