lunedì 2 giugno 2008

edilizia ed efficienza energetica

Oggetto: edilizia ed efficienza energetica
Visto il continuo aumento dei combustibili fossili (+ 50% per il gasolio in un anno), della bolletta energetica (+ 30% in un anno) e il rapido esaurimento degli stessi (pare siano rimasti circa 50 anni di riserve) anche l’Italia, seppur con il solito enorme ritardo, adotta misure di efficienza energetica e conseguente risparmio.
Il colpevole lassismo ha prodotto danni ingenti all’economia rendendo troppo alti i costi dei vari settori di produzione facendogli uscire fuori mercato perché troppo costosi.
Tra i disastri della proverbiale inefficienza burocratica, l’incompetenza di alcuni uffici pubblici e una classe politica e dirigente che non ha dato risposte adeguate, l’economia italiana è in grossa difficoltà.
Questi provvedimenti dovranno trovare poi riscontro nelle amministrazioni locali sempre in colpevole ritardo che produce disastri, danni in termini economici prima che per la salute e l’ambiente.
L’incapacità ad attuare misure e norme che il buon senso vorrebbero presenti sta facendo precipitare l’Italia in un continuo regresso tecnologico (inceneritori e nucleare non sono che l’ultimo esempio in ordine di tempo) e nell’incapacità di sfruttare le nuove tecnologie.
Se a queste misure di efficienza e risparmio si unissero la raccolta differenziata (che ridurrebbe il costo della Tarsu o Tia soprattutto per le aziende virtuose), l’adozione di energia naturale e rinnovabile anche le nostre aziende tornerebbero competitive.
Ma sarebbe come sperare che alcune amministrazioni della provincia di Latina pensassero allo sviluppo della marina per il bene pubblico, nell’interesse degli operatori commerciali, dei cittadini e non solo come uno strumento sciatto per fare cassa.
Avremmo già trovato servizi (docce, bagni, sorveglianza, accessi al mare, passerelle) e si parlerebbe di prevenzione dell’erosione anziché le proposte per aumentarla (nuovi porti o raddoppio degli esistenti).
Magari un giorno scopriremmo che gli pseudo assessori all’ambiente si spostano all’interno delle città con i SUV.
Pontinia 2 giugno 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

Bonus volumetrici per l’isolamento degli edifici: ok al decreto
Il Ministro Scajola annuncia ulteriori semplificazioni per la coibentazione e la realizzazione di impianti eolici e solari
di Rossella Calabrese

02/06/2008 - Il Consiglio dei Ministri di venerdì ha approvato in via definitiva il decreto legislativo sull’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici.

Il provvedimento, cha attua la direttiva 2006/32/CE, prevede premi volumetrici per le murature e i solai necessari al miglioramento dell’isolamento termico degli edifici, incentiva gli interventi realizzati dalle ESCO, consente l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici solo con DIA, attribuisce all’Enea le funzioni di “Agenzia nazionale per l'efficienza energetica”.

In particolare, negli edifici di nuova costruzione è consentito lo scomputo dei maggiori spessori dei solai e dei maggiori volumi e superfici necessari al miglioramento dell’isolamento termico. È, inoltre, permesso derogare alle norme nazionali, regionali e ai regolamenti edilizi comunali sulle distanze minime. Nel caso di interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, sono consentiti maggiori spessori delle murature esterne e degli elementi di copertura, in deroga alle nazionali, regionali e comunali, da parte di entrambi gli edifici confinanti.

Vedi tutti i contenuti del Decreto legislativo

“Abbiamo approvato il decreto elaborato nei mesi scorsi - ha detto il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola - visto che la direttiva europea andava recepita entro il 2 giugno.”

Il testo approvato in Consiglio dei Ministri non è ancora stato reso noto; non si sa quindi se sono state accolte le richieste della Commissione Attività produttive della Camera che, nel parere reso a marzo, ha chiesto di non prevedere la misura dei limiti delle deroghe ammesse nei calcoli dei volumi e delle distanze minime (commi 1 e 2) al fine di non creare eccessivi vincoli che potrebbero scoraggiare l'effettuazione di opere finalizzate al miglioramento dell'isolamento termico. Altri rilievi delle Commissioni hanno riguardato gli incentivi per la nuova edilizia ad alta efficienzael’efficienza energetica nel settore pubblico (leggi tutto http://www.edilportale.com/edilnews/NpopUp.asp?V=&idDoc=11505&IDCAT=15).

“Il Consiglio dei Ministri – ha aggiunto Scajola – ha tuttavia concordato di apportare, con nuovo provvedimento in una delle prossime sedute, alcuni miglioramenti significativi per semplificare ulteriormente le procedure per gli interventi di efficienza energetica ed estendere l’area di applicazione delle agevolazioni per gli impianti di produzione”.

I miglioramenti riguarderanno, in particolare:
1. l’estensione della disciplina agevolata per gli impianti di produzione, alimentati con fonti rinnovabili o cogenerazioni ad alto rendimento, da 10 a 20 Megawatt elettrici, con facilitazioni agli scambi commerciali, nel rispetto dei principi del mercato e della concorrenza;
2. maggiori semplificazioni all’utilizzo del fondo rotativo di 25 milioni di euro per incentivare gli investimenti di efficienza energetica;
3. il rafforzamento dell’indirizzo e del controllo del Ministero dello Sviluppo economico sull’attività dell’Enea, nel ruolo di Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica (esplicitamente richiesta dalla direttiva europea) con il compito di verificare, anche attraverso la propria rete territoriale, l’efficacia degli investimenti e il rispetto degli obbiettivi di risparmio;
4. ulteriori semplificazioni per la realizzazione di interventi di coibentazione e isolamento degli edifici, realizzazione di impianti solari e singoli generatori eolici di piccola dimensione e impianti di cogenerazione;
5. migliore coordinamento tra lo Stato, che fisserà le linee generali, e le Regioni che le attueranno con proprie norme;
6. maggiore efficacia dei “certificati bianchi” (crediti ambientali a vantaggio delle imprese che effettuano investimenti di efficienza).

(riproduzione riservata)

Dall’Ance una Guida alle ristrutturazioni edilizie
Illustrate tutte le novità introdotte dalla legge Finanziaria 2008
02/06/2008 - Alla luce delle disposizioni contenute nell’art. 1, commi 17-19, della legge 24 dicembre 2007 n. 244 (legge Finanziaria 2008), relative alla proroga delle agevolazioni fiscali per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio abitativo, L’Ance ha realizzato una nuova Guida alle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie http://www.edilportale.com/EdilNorme/popup.asp?IDDOC=10553.

La Guida, aggiornata con ichiarimenti ministeriali forniti nel corso dell’ultimo anno, riepiloga le modalità applicative del beneficio, le fattispecie agevolate e gli adempimenti necessari per l’accesso alla detrazione.

Si ricorda, infatti, che l’art. 1, commi 17-19, della legge 244/2007 ha previsto la proroga triennale,dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010:
- della detrazione IRPEF del 36% per le spese di recupero dei fabbricati abitativi, nel limite di 48.000 euro per unita` immobiliare;
- dell’applicazione dell’IVA agevolata al 10% per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sui fabbricati abitativi.

È stata, inoltre, reintrodotta la detrazione IRPEF del 36% per l’acquisto di abitazioni comprese in fabbricati interamente ristrutturati da imprese di costruzioni, a condizione che:
- gli interventi di recupero, realizzati sull’intero fabbricato, siano eseguiti dal 1° gennaio 2008 al 31 dicembre 2010;
- il rogito per l’acquisto delle abitazioni sia stipulato entro il 30 giugno 2011.

La Guida contiene, inoltre, un paragrafo relativo alle modalità di calcolo della detrazione, con particolare riferimento all’operatività del limite massimo di spese agevolate ed un “focus” dedicato alle aliquote IVA applicabili, dal 1° gennaio 2008, agli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente.

Nell’Appendice alla Guida sono, invece, raccolte tutte le più recenti disposizioni normative in materia e i documenti di prassi emanati dall’Agenzia delle Entrate.


Fonte: www.ance.it

Edifici sostenibili: pubblicata la norma ISO 15392
Principi generali per la sostenibilità nel settore delle costruzioni
02/06/2008 - Il concetto di sviluppo sostenibile è divenuto, negli ultimi anni, piuttosto familiare. Declinato ormai in molti aspetti della nostra vita quotidiana (da quello economico a quello sociale), esso rimanda alla necessità di coniugare le necessarie attività umane con una giusta attenzione alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente.

La pubblicazione della norma ISO 15392:2008 “Sustainability in building construction – General principles” rappresenta un nuovo, significativo capitolo in questo ambito. La norma - elaborata dal comitato tecnico ISO/TC 59 “Building construction”, sottocomitato SC 17 “Sustainability in building construction” – definisce i principi generali per la sostenibilità nel settore delle costruzioni. Nel fare ciò fornisce anche una base comune destinata a facilitare la comunicazione tra i vari soggetti della filiera, dai costruttori agli architetti, dagli artigiani ai designer, dai proprietari agli amministratori, dalle autorità ai consumatori.

La norma ISO 15392:2008 applica il concetto di sviluppo sostenibile al settore delle costruzioni e a tutte le attività a esso correlate. In tutto il loro ciclo di vita, gli edifici, ben lungi dall’essere oggetti inerti, assorbono infatti considerevoli risorse e contribuiscono in maniera notevole alle trasformazioni dell’ambiente circostante. I principi elaborati nel documento normativo formano la base per una famiglia di norme dedicate a specifici aspetti della sostenibilità applicabili agli edifici, ai lavori edilizi, ai materiali da costruzione, nonché ai prodotti, ai servizi e ai processi ad essi collegati.

Quello delle costruzioni oltre ad essere un settore chiave dell’economia - basti pensare che esso rappresenta nel suo insieme più del 10% del PIL dell'Unione europea – rappresenta uno dei fattori maggiormente determinanti nel definire la qualità della vita delle persone e contribuisce in maniera fondamentale alla definizione e alla preservazione dell’identità e dell’eredità culturale di un popolo.
Definire la sostenibilità nel settore delle costruzioni significa dunque interpretare lo sviluppo sostenibile alla luce di tre aspetti tra loro strettamente collegati – economico, ambientale e sociale – accompagnandolo pur sempre con determinati e imprescindibili requisiti tecnici e funzionali.


In questo senso va sottolineato che i principi elaborati con la norma ISO 15392, pur riflettendo la dimensione globale delle sfide aperte dal concetto di sviluppo sostenibile, rispondono all’esigenza di definire strategie locali, più che universali: applicare la sostenibilità al settore delle costruzioni significa infatti avere attenzione per le specifiche realtà, che possono differire da regione a regione.
I principi espressi nella norma tengono dunque conto di variabili quali le condizioni, le priorità e i bisogni che si manifestano in un contesto sociale e che includono concetti come solidarietà, cultura, tradizioni, eredità storica, salute e comfort.

Al tema dell'edilizia sostenibile sarà dedicato il Dossier della rivista U&C del prossimo mese di settembre (n. 8).


Fonte: www.uni.com

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