Oggetto: torna il nucleare a Latina e al Garigliano?
Nuovi studi
confermano che Latina (Borgo Sabotino) e il Garigliano saranno
nuovamente siti dove ospitare le centrali nucleari.
Borgo Sabotino e il
Garigliano fanno infatti parte dei 15 siti individuati che sono:
Monfalcone (Go); Chioggia (Pd); Ravenna; Caorso (Pc); Trino (Vc)
Fossano (Cn); Scarlino (Gr); San Benedetto (Ap); Latina; Termoli (Cb);
Garigliano (Ce); Mola (Ba); Scanzano Ionico (Mt); Palma (Ag);
Oristano".
Ecco il nucleare del Pdl
Il ministro dell'Ambiente Alfonso
Pecoraro Scanio rivela la mappa delle centrali atomiche che Berlusconi
& Co vogliono realizzare. "Vogliono riempire il paese"
"La forza
politica guidata da Berlusconi sta rilanciando fortemente la questione
nucleare. Il rischio che corrono i cittadini italiani dobbiamo dirlo
con chiarezza. Da alcune verifiche che ho fatto fare, sono riuscito a
ottenere lo studio commissionato dal PdL".
Il ministro dell'Ambiente,
Alfonso Pecoraro Scanio, lo annuncia dai microfoni di Ecotv. Il PdL,
prosegue, "intende riaprire posti come Trino Vercellese, Fossano,
Caorso. Si parla e stanno studiando un posto vicino a Ravenna. Ma c'e'
anche San Benedetto del Tronto, Mola di Bari. C'e' poi sicuramente un
sito in Sardegna e uno in Sicilia. Hanno in mente un progetto per
riempire l'Italia di centrali nucleari. Questo e' il progetto del
Popolo della Libertà".
"Ma anche il Pd - rincara il ministro - dice più
o meno chiaramente di voler riaprire al nucleare. Noi siamo gli unici a
puntare su solare e rinnovabili. Siamo gli unici a dire che il nucleare
e' un disastro perché delle oltre 400 centrali nucleari al mondo ancora
non si e' riusciti a risolvere il problema delle scorie nucleari. Per
non parlare del rischio terrorismo. Ribadiamo: noi siamo per la
ricerca, per riuscire ad ottenere un nucleare sicuro ma per il momento
le cose non stanno così e a questo tipo di nucleare - ribadisce - la
Sinistra arcobaleno dice no".
E' una nota di Ecotv a ricordare la lista
resa nota da Pecoraro Scanio: "Monfalcone (Go); Chioggia (Pd); Ravenna;
Caorso (Pc); Prino (Vc) Fossano (Cn); Scarlino (Gr); San Benedetto
(Ap); Latina; Termoli (Cb); Garigliano (Ce); Mola (Ba); Scanzano Ionico
(Mt); Palma (Ag); Oristano".
Redazione notizie verdi 10 aprile 2008
Oggetto: i nuovi porti, l’erosione e l’inquinamento
La costa della provincia di Latina è soggetta all’erosione a causa anche e soprattutto delle attività umane e saranno sicuramente aggravate se alcuni dei progetti più pericolosi saranno realizzati.
Nel novembre 2002 uno studio dell’Università la Sapienza di Roma, in collaborazione con altri atenei, presentato nel corso di un convegno promosso dal Rotary Club a San Felice Circeo ha evidenziato gli errori commessi e che potrebbero ulteriormente causare erosione.
Dall’escavazione del Fiume Tevere alla realizzazione di porti (Nettuno – San Felice), passando al ripascimento con materiali rigidi (pannelli o pennelli).
Al contrario le opere di rinascimento morbido sono le uniche che possono contrastare e prevenire in modo efficace l’erosione.
Spesso però succede che le amministrazioni locali (alle quali spetta la normale manutenzione dopo il ripascimento) preferiscano non effettuarne la manutenzione (che costerebbe poche decine di migliaia di euro) per arrivare poi alla solita emergenza.
Che costa milioni di euro.
E’ il caso della Marina di Latina dove la manutenzione non è stata fatta.
Oggi arrivano nuove conferme, invece, all’aggravarsi di inquinamento causato dai porti.
Per fortuna nessuno pensa che il comune di Latina dopo aver perso una serie infinita di grandi opere già annunciate possa realizzare un porto a Borgo Sabotino, considerati i grandi rischi probabili illustrati dai vari studi.
Considerato anche che il piano regionale dei porti non ne prevede uno a Latina, ma questa sarebbe l’ennesima trovata che non ha riscontro nella programmazione territoriale.
Ma alla servitù di centrale nucleare, della discarica, alla perdita delle Terme, alla mancata riqualificazione della marina si aggiungerebbe l’inquinamento.
Pontinia 10 aprile 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
www.lanuovaecologia.it Nei porti più inquinamento
Porto di Livorno
L'aria vicino alla costa nei porti più trafficati è molto più inquinata del previsto, a causa dell'interazione fra sostanze industriali, sale e luce solare. Secondo Nature Geoscience il composto responsabile è il cloruro di nitrile
L'aria vicino alla costa nei porti più trafficati è molto più inquinata del previsto, a causa dell'interazione fra sostanze industriali, sale e luce solare. Lo afferma uno studio internazionale pubblicato da Nature Geoscience. Il composto responsabile dell'aumento dell'inquinamento è il cloruro di nitrile, di cui i ricercatori hanno trovato grandi
Centrale di Porto Tolle
quantità vicino ad alcuni grandi porti statunitensi.
Questa sostanza si forma di notte per reazione degli ossidi di azoto presenti nell'atmosfera e derivanti dagli scarichi delle navi con il cloruro presente nel sale. Il cloriro di nitrile con la luce del sole si decompone in radicali che accelerano la produzione di ozono e di particolato sottile. Secondo lo studio, il 30% di questi inquinanti
trovati vicino al mare dipende da questa reazione.
"Questo problema affligge tutte le zone dove gli scarichi industriali incontrano il mare, e riguarda quindi le principali città del mondo - spiega Hans Osthoff dell'università di Calgary - e ci dice anche che l'inquinamento dovuto alle nnavi é ancora maggiore di quello che si è calcolato finora".
10 aprile 2008
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