Continuo a ripetere che c'è bisogno di tutti per arrivare al bene comune, che nel nostro caso sia impedire la realizzazione della centrale a turbogas.
Forse qualcuno ricorderà cos'era l'informazione locale prima della nascita de La Provincia (mi pare marzo di 4 anni fa), visto che Il Territorio mi pare si occupi poco di Pontinia e incida ancora meno.
A Graziano Lanzidei il merito di aver portato un giornalismo diverso riflettendo uno spirito critico che pochi giornali hanno.
Sopratutto il merito di aver dato spazio a tutti, anche questa una novità.
Se si parla di turbogas a Pontinia il merito è sicuramente di Lanzidei.
Poi è arrivato il blog di Paolo Cima, anche questo un merito e infine a gennaio 2007 la rete dei cittadini no turbogas di Pontinia.
Altro merito indubbio di Lanzidei di fare il cronista e non il partigiano.
Tornando al comune intento di non far realizzare la turbogas credo ci sia bisogno:
- di far tornare al centro dell'attenzione distratta di Pontinia l'argomento (chi se ne sta occupando?);
- di coinvolgere il maggior numero di forze politiche nella bocciatura della centrale. tanto per fare un esempio Mochi (sempre su La Provincia) ha affermato che è sbagliata l'ubicazione ad Aprilia, ma non ha parlato di Pontinia. Sempre sullo stesso giornale Conte e Fazzone sono favorevoli. La stessa Amici non è contraria a priori. Chi se ne occupa?;
- di coinvolgere il maggior numero di amministrazioni locali (da Marrazzo oltre a Pontinia ed Aprilia c'era solo Ardea). Chi si impegna in questo?;
- di contrastare una procedura viziata. Chi ci pensa?;
- produrre documentazione tecnica a supporto del Professor Alimonti (chi lo sta facendo?);
- emanare delibere che possono impedire o rendere più difficile la realizzazione della centrale (chi se ne fa carico?).
La sensazione è che l'Acea scegliere di investire prima là dove ci sono meno problemi di ordine vario.
Vista da fuori da un anno a questa parte non mi pare diamo un'immagine di compattezza e di forza o mi sbaglio?
Riguardo al sederci attorno ad un tavolo era ciò che stavo chiedendo anch'io ma forse ho parlato in dialetto masai.
Saluti.
Giorgio Libralato
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