AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Oggetto: illuminazione pubblica e risparmio energetico
L’amministrazione comunale di Pontinia per convinzione tecnica e scientifica e sotto la spinta dell’opinione pubblica si è dichiarata contraria all’unanimità alla centrale a turbogas e a maggioranza contro quella a biomasse.
Qualsiasi amministrazione pubblica ha l’obbligo anche di farlo migliorando i servizi a favore della comunità nell’economia possibile e attuabile.
Oltre ad attuare impianti di energia naturale e rinnovabile, per seguire con coerenza pratica quanto richiesto dalla cittadinanza e deliberato in consiglio comunale, è necessario risparmiare diminuendo il consumo di energia e quindi di emissioni in atmosfera.
Pontinia non è Torraca (vedere Report del 16 marzo) né ci si illude di avere imprenditori pronti all’efficienza energetica, come alle nuove tecnologie, alla sperimentazione che desiderano coordinarsi con gli amministratori (e viceversa) per il bene della comunità.
Però sono diversi anni (4 per la precisione) che propongo, a questa amministrazione comunale, un sistema semplice ed efficace di illuminazione pubblica che riduce almeno del 30% i consumi elettrici, riduce i costi fissi, raddoppia la durata delle lampade e dimezza i costi di manutenzione, con un apparato denominato “dibawatt”.
Non sarebbe il caso di prenderlo in considerazione?
Grazie dell’attenzione.
Saluti.
Pontinia 24 marzo 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Comunicati stampa http://www.legambiente.eu/globali/archivi/news.php?idArchivio=2&id=4416
20/03/2008 14:14 L'illuminazione pubblica risparmia con dibawatt
3.660.000 kwh e 2.200 tonnellate di CO2 risparmiati in un anno con l’innovazione tecnologica che taglia i consumi delle lampade esterne
Tra le innovazioni tecnologiche per il risparmio energetico è arrivato dibawatt, l’alimentatore elettronico che ottimizza l’efficienza delle lampade di illuminazione esterna. E’ progettato e creato da Eligent, la società del Gruppo Sorgenia dedicata allo sviluppo di soluzioni per l’efficienza energetica della pubblica illuminazione, a cui partecipa anche Legambiente.
I dibawatt installati da quando è stato dato il via alla tecnologia, a dicembre 2006, sono circa 100.000, ripartiti in 150 Comuni. Nell’ultimo anno, hanno prodotto un risparmio di 3.660.000 kwh: un taglio di 807 tep, ovvero di 2.200 tonnellate di emissioni di CO2 equivalente.
“Il risparmio energetico è una delle maggiori sfide del prossimo futuro - dichiara Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – e in questa scommessa l’illuminazione pubblica gioca un ruolo rilevante. Nel settore viene sprecata spesso molta energia, con pesanti ripercussioni sui livelli di emissioni, oltre che economiche. Fortunatamente la tecnologia ha già messo a punto diversi sistemi per evitare gli sprechi e tagliare la Co2, facendo un piacere all’ambiente e alle tasche dei comuni. E’ importante continuare a lavorare in questo senso”.
Un apparato dibawatt assicura la riduzione immediata di almeno il 30% dei consumi elettrici, la riduzione dei costi fissi per la potenza impegnata, il raddoppio della durata delle lampade, con il dimezzamento dei costi di manutenzione. Installato fra la lampada e la rete elettrica, ingloba le funzioni tipicamente svolte da accenditore, reattore e condensatore, con componenti elettronici testati per funzionare in condizioni ambientali estreme. All’accensione aumenta gradatamente la potenza assorbita dalla lampada, che stabilizza poi durante il suo funzionamento.
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