Oggetto: chiediamo di far parte del Trentino per diventare la città del sole
Penso che l’amministrazione comunale di Pontinia dovrebbe chiedere di far parte del Trentino Alto Adige per diventare una città attenta all’ambiente, alla salute, all’economia dei cittadini e anche la città del sole.
Nemmeno da paragonare l’esposizione solare, le caratteristiche atmosferiche e la quantità di energia che si potrebbe catturare dal sole.
Se l’umanità vuole sopravvivere a sé stessa deve cambiare combustibile e deve puntare sull’energia naturale e rinnovabile.
Non lo dicono degli utopisti o degli ambientalisti come facevano fin dagli anni 50, dagli anni 70 lo dicono gli scienziati, ma da qualche anno lo dicono statisti mondiali (per fare un esempio Blair e Gore e oggi addirittura Bush), soprattutto lo affermano economisti e le aziende della Silicon Valley.
Addirittura anche le aziende petrolifere puntano sull’energia naturale e rinnovabile.
Qualcuno parla del partito del no.
E’ chiaro che se uno domanda: vuoi essere investito da scarichi che producono tumori e malattie gravi la risposta è no.
Altrettanto ovvio se uno chiede: posso danneggiare la tua economia e quella delle future generazioni per specularci la risposta è no.
Basta chiederlo ad un bambino e non ad un partito politico.
Per questi motivi le amministrazioni comunali devono dare l’esempio e puntare sulle energie naturali e rinnovabili. Non è una scelta è un obbligo. A meno che uno non voglia il male di sé stesso, del suo territorio e dei cittadini che amministra.
Per questo ancora una volta, impariamo dagli esempi positivi e virtuosi.
Basta copiare.
Pontinia 20 marzo 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
ECO-ENERGIA:DA SOLE A VENTO, 40% COMUNI USA FONTI VERDI/ANSA
(ANSA) - ROMA - Sono sempre di piu' i comuni italiani, specie piccoli centri, che puntano sulle fonti verdi, dal sole al vento, per soddisfare il proprio fabbisogno energetico. Nel giro di un anno sono infatti raddoppiate le amministrazioni che si sono date da fare in questo senso, toccando quota 3.190 comuni sugli oltre 8.000 del Belpaese che hanno investito su almeno un impianto fra solare fotovoltaico e termico, eolico, geotermia, biomasse e piccoli impianti idroelettrici, arrivando quindi al 39% del totale, cioe' 1.928 comuni in piu' rispetto al 2007. Questo il principale dato emerso dal rapporto Comuni rinnovabili 2008 di Legambiente, presentato questa mattina a Roma, dove a fare la parte del leone sono i piccoli centri, ben 1.664 comuni con meno di 5.000 abitanti. Tanti gli impianti installati, con un autentico boom del solare fotovoltaico per oltre 90 MW di pannelli. In cima alla classifica dei piu' virtuosi, i cosiddetti '100% rinnovabili' si piazza Dobbiaco (Bz), seguito da Rio di Pusteria (Bz) e Cavalese (Tn). Dobbiaco, con i suoi 3.248 abitanti, e' l'unica amministrazione a soddisfare completamente con energie pulite sia il suo fabbisogno termico sia quello elettrico.
''Ora il futuro e' il sole, vogliamo puntare sul fotovoltaico'' spiega Bernhard Mair, il sindaco di Dobbiaco, il primo comune autosufficiente grazie ad una centrale termica, impianti fotovoltaici e mini-idroelettrico. Il caso di Dobbiaco non e' isolato, secondo i dati del dossier le rinnovabili sono un'alternativa concreta al fabbisogno energetico in 188 Comuni, dove il riscaldamento, l'acqua calda per usi sanitari, l' elettricita' vengono prodotti interamente da fonti pulite: 172 sono quelli autosufficienti nella produzione di energia elettrica, grazie a eolico e mini idroelettrico; 16 quelli che riescono a soddisfare completamente il fabbisogno termico delle famiglie grazie al teleriscaldamento da rinnovabile. Al primo posto per il solare termico si piazza Selva di Val Gardena (Bz), mentre Prato allo Stelvio (Bz) e' al top per il solare fotovoltaico, mentre Catania, Roma e Siena sono i comuni che hanno installato rispettivamente piu' pannelli solari termici sugli edifici pubblici, mentre Prato, San Germano Chisone (To) e Foggia quelli ad avere piu' pannelli fotovoltaici nell'edilizia comunale.
''Gia' oggi sono centinaia i comuni che producono piu' energia elettrica di quella che consumano'' afferma Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente, che ricorda come le fonti rinnovabili convengano anche ai cittadini che ''pagano bollette meno salate e respirano un'aria piu' pulita''. Anche in vista degli obiettivi fissati dall'Unione europea, secondo Zanchini ''occorre semplificare le procedure per l'approvazione e la realizzazione degli impianti'' e ''bisogna inoltre avere il coraggio di introdurre l'obbligo di un contributo minimo delle fonti energetiche rinnovabili, per il fabbisogno termico ed elettrico, in tutti i nuovi interventi edilizi''. (ANSA).
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