Su tutti i giornali di oggi viene dato, giustamente, ampio spazio e importanza all’ottimo lavoro fatto dai Signori della Rete no turbogas di Pontinia che con un video e una denuncia alla Procura hanno evidenziato la situazione di degrado ambientale nella zona dei Gricilli.
Ancora una volta Pontinia alla ribalta della cronaca per una pessima gestione del territorio, per la mancata attenzione e valorizzazione del territorio.
I laghi del Vescovo o Gricilli sono una zona SIC – ZPS, è oggetto della proposta di legge regionale per l’istituzione del monumento naturale, è stata oggetto di alcuni progetti di riqualificazione e valorizzazione da me redatti ed è, o meglio dovrebbe essere, l’unico luogo di valore ambientale e quindi turistico del comune di Pontinia.
Credo che la situazione di degrado della zona dei Gricilli e dell’Ufente sia nota a molti, ivi compresi, spero, gli amministratori comunali o aspiranti tali. Certamente ne sono a conoscenza, oltre ai residenti alcuni dei quali stranieri, coloro che vi si recano per lavoro oppure per attività sportiva (corsa a piedi, in bicicletta, a cavallo, pesca), per attività di puro divertimento (caccia). Poi chi non ha occasione di andarci poteva, per esempio, essere informato da articoli di giornali che hanno parlato della denuncia, analoga, fatta da me nel 1990. Io avevo solo le foto. Per poi continuare con numerosi esposti e segnalazioni oltre che del sottoscritto, anche di cittadini e associazioni. Oppure di alcuni processi per motivi di degrado ambientali, alcuni dei quali sono stato citato come testimoni. Se n’è occupato anche il TG3 nel 1992, oltre alla varie emittenti locali televisive. Sempre nel 1992 con SL 48 abbiamo dedicato una puntata con immagini eloquenti. Poi sono arrivati alcuni incontri, dibattiti e convegni da me organizzati al teatro Max. La partecipazione degli abitanti di Priverno, Sezze, Roccagorga e Maenza è stata consistente numericamente, con interventi e proposte appassionate. Scarsa invece la risposta degli abitanti di Pontinia. Tanto è vero che qualcuno ricorderà altri 2 convegni, sempre organizzati dal sottoscritto, sullo stesso tema a Priverno (aula consiliare piena), a Roccagorga in un locale pieno con posti in piedi, così come nel castello di Maenza, anche qui con tanta e tale partecipazione che la sala non conteneva gli ospiti. Naturalmente non c’è stato alcun risultato, in positivo. Speriamo invece oggi, grazie alla denuncia dei Signori della Rete Civica no turbogas di Pontinia, alla particolare attenzione ambientale a livello generale e locale in particolare, alle analisi e accertamenti effettuati che riscontrano, anche nella zona di Mazzocchio di valori di inquinamento tali da far temere una nuova Valle del Sacco, si possa muovere qualcosa. Evidentemente non si vuole fare della tutela e della salvaguardia ambientale una programmazione, né vi si vuole dare la necessaria attenzione che merita. Presi da troppi problemi contingenti le persone non pensano al futuro, né a quale schifezza sarà consegnata all’umanità e alle generazioni future.
Pontinia 19 gennaio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Questo dal Giornale la Provincia di oggi
Amianto e carcasse, uno scempio
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IL MESSAGGERO Una discarica abusiva sulle sponde dell'Ufente a Pontinia di Christian Capuani leggi tutto
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