Finchè la barca va
Sulle vicende della questione "Acqualatina" sembra proprio di sentire un vecchio ritornello cantato da Orietta Berti: "Finché la barca và, lasciala andare, finché la barca va tu non remare ....".
Peccato che nel nostro caso su quella barca ci siano migliaia di cittadini e l'interesse primario delle Comunità locali per un bene irrinunciabile per tutti:
l'ACQUA ed il servizio idrico nella sua globalità.
La "barca" fa rotta verso gli scogli e rischia di naufragare, nonostante al comando ci sia l'ammiraglio della flotta! Speriamo soltanto che
l'ammiraglio dimostri fino alla fine di avere l'onore del vero Capitano di lungo corso e non abbandoni nave ed equipaggio prima del naufragio!
Molto spesso, si vuole far credere che la nave è in acque burrascose per colpa del suo carico (cittadini) mentre il capitano e gli ufficiali di manovra (società di gestione ed entourage politico di protezione) siano
le vittime che cercano la giusta rotta. Eppure, a ben guardare la burrasca ha altre cause che spesso si cerca di dimenticare. Noi però non siamo abituati a tenere l'acqua in bocca, né ad aspettare di essere con l'acqua alla gola, nonostante l'ufficiale di rotta ad Agosto abbia annunciato in tv che ne usciremo con le ossa rotte!
Premesse fatte, veniamo ai fatti:
- Gennaio 20041[1] in seguito ad indagini giudiziarie avviate dalla Procura dì Latina sull'impianto di depurazione di Sonnino, la Guardia di
Finanza acquisisce presso la sede di AQL, oltre a documentazione relativa al depuratore, anche documentazione relativa alla Società:
- 10 Febbraio 2004 sempre la GdF acquisisce dati telematici ed informatici su disposizione del Pubblico Ministero di Latina. Come riferisce l'Ing. GIOVANETTI, responsabile della Segreteria
dell'ATO42[2], nella Conferenza dei Sindaci del 28 Aprilie 2004, Lui e l'Amministratore delegato AQL, Avv. MARTELLA (che a quella data è anche
Presidente della Provincia, nonché presidente dell'ATO4!!!!) risultano indagati per artt. 640 e 479;
-2 Luglio 2004 e 7 Marzo 2005 Ia Procura della Repubblica di Latina3[3] chiede due proroghe delle indagini preliminari, mentre AQL "...sulla
base delle informazioni assunte dai propri legali non ritiene che il procedimento possa comportare significativi effetti patrimoniali ad
economici sul bilancio";
- 5 dicembre 2005 la Tributaria di Latina4[4] avvia una verifica fiscale ai fini dell'IVA nei confronti di Acqualatina S.p.A. sulla scorta di proprie indagini e delle indagini della Procura della Repubblica. AQL
"accantona" per prudenza 90 mila euro a fronte della probabile passività sussistente alla data di chiusura dell'esercizio 2005;
- 03 marzo 2006 la Tributaria di Latina5[5] contesta evasione d'IVA allasocietà e quindi l'Agenzia delle Entrate di Latina richiede le somme
dovute relative agli anni di imposta 2002 e 2003. Come sempre AQL non ci sta, (quando deve pagare!!!!) e presenta due distinti ricorsi. Come
sempre AQL (sicura di vincere i ricorsi) non ritiene di doversi preoccupare e mette a fondo rischi solo i soliti 90 mila euro!
Che dire un proprio un bel coraggio visto! Certo che se la presunta evasione d'IVA per gli appalti diretti alle società del gruppo sarà confermata, "Acqua...FURBINA" dovrà all'erario circa 7 milioni6[6] !
A proposito di coraggio .... se risulterà vero che la DEPFA bank ha finanziato i progetti delle opere di AQL con circa 115 milioni di euro, sicuramente è stata molto coraggiosa visto le inchieste in corso!!!
Se poi si dovesse "scoprire" che l'ATO non ha approvato e controfirmato la prevista garanzia7[7] in cambio del credito concesso dalla DEPFA, si
cadrebbe dal coraggio all'inverosimile, poiché senza la controfirma dell'ATO sussiste l'invalidità dell'atto di mutuo!
Per ora è sicuro che la Conferenza dei sindaci non ha mai deliberato tale garanzia, anche perché il rischio del mutuo verso la partecipata
AQL di fatto ricadrebbe sui comuni che potrebbero finire dritti, dritti, in una gigantesca esposizione per debiti fuori bilancio.
Chissà quale vigilanza sta operando l'Ing. Giovanetti responsabile della segreteria dell'ATO4, "dipendente pubblico" che avrebbe dovuto e dovrebbe tutelare i Comuni e controllare il gestore.
Visto il "quadretto" descritto speriamo che tutte le Autorità competenti alla tutela della collettività non stiano canticchiando ancora....
"...finché la barca và, lasciala andare, finché la barca va tu non remare ..."
1[1]) Si veda pagina 15 della Relazione di gestione del CDA di AQL spadel bilancio 2003
2[2]) Si veda la delibera ATO4 n.7 del 28 Aprile 2004
3[3]) 14 della Relazione di gestione del CDA di AQL spa del bilancio 2004
4[4]) Si veda pagina 10 della Relazione di gestione del CDA di AQL spa del bilancio 2005
5[5]) Si veda pagina 15 della Relazione di gestione del CDA di AQL spa del bilancio 2006
6[6]) Il contratto di management venduto da Veolia ad AQL è costato 1.492.000 nel 2004 (pari al 3% del fatturato di 49.733.333), 1.185.756 nel 2005 (pari al 2.5% del fatturato di 47.430.240) e 817.000 nel 2006(pari al 1,37% del fatturato di 59.635.036) per un totale di 3milioni e 500mila. ACQUALATINA spa ha inoltre affidato lavori con appalto diretto
a SIBA spa (di cui VEOLIA detiene il 70% del capitale), per 1 MILIONE e 170mila euro nel 2004 e 3 MILIONI e 700 euro nel 2005.
7[7]) art.17° del Capitolato tecnico "Il Gestore impegna i capitali necessari agli interventi previsti per ciascun anno dal Programma degli
Interventi. Tali capitali possono dal Gestore essere reperiti con qualsiasi mezzo diretto o finanziario. La garanzia in cambio del credito concesso al Gestore, offerta con impegno dei beni realizzanti, deve
essere approvata dall'Autorità d'Ambito che controfirma il contratto di mutuo dal Gestore stipulato con Istituti Bancari o Finanziari, pena
l'invalidità dell'atto con le conseguenze relative tra le parti qui contraenti.
A nome del Comitato Provinciale Difesa Acqua Pubblica
Alberto De Monaco, Gennaro Varriale e Roberto Lessio.
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