domenica 3 novembre 2024

anticipazioni de il fatto quotidiano in edicola. Migranti, il governo riproverà a spedirli in Albania la prossima settimana, ma le polemiche non si placano. Medio Oriente, l'Iran minaccia Israele e gli Usa spediscono altri rinforzi

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-2-novembre-2024/

La giornata in cinque minuti

ALBANIA, IL GOVERNO CI RIPROVA: IN SETTIMANA RIPARTE LA NAVE LIBRA. MA LE POLEMICHE NON SI PLACANO. Per il momento è ferma al porto di Messina, ma in settimana la nave Libra della Marina militare dovrebbe ripartire alla volta di Lampedusa. Dalle acque del Mediterraneo monitorerà il flusso di arrivi di migranti per poi accoglierli a bordo e organizzare un eventuale nuovo trasferimento nell’hotspot di Shengjin in Albania. L’esecutivo non intende, dunque, arretrare di un millimetro nonostante quanto accaduto la prima volta, con 16 persone costrette a fare avanti e indietro dopo il pronunciamento dei giudici. Il decreto sui Paesi sicuri, emanato in fretta e furia, si è trasformato in un emendamento al decreto flussi: una sorta di obbrobrio giuridico, come vedremo sul Fatto di domani. Non si fermano, però, neanche le polemiche per un’operazione di facciata che sta costando all’Italia una fortuna economica: 9 milioni l’anno solo per l’alloggio dei poliziotti nei resort (sistemazione che ha fatto infuriare la penitenziaria, costretta invece a dormire nei container). Come abbiamo scritto oggi, la propaganda meloniana sulla gestione dell’immigrazione si scontra con la realtà: nel 2023 – su un totale di 158 mila migranti arrivati via mare – sono stati emessi 28 mila ordini di allontanamento di cui 4.267 eseguiti e solo 2.900 per persone passate da uno dei dieci centri attualmente operativi.


MEDIO ORIENTE, L’AYATOLLAH KHAMENEI PROMETTE VENDETTA CONTRO ISRAELE. IL WASHINGTON POST: “IL RAID AVVERRÀ NEI PROSSIMI GIORNI”. GLI USA MANDANO ALTRE TRUPPE. L’ayatollah Khamenei, massima autorità dell’Iran, promette vendetta contro Israele e i suoi alleati: “I nemici, siano essi il regime sionista o gli Stati Uniti d’America, riceveranno sicuramente una risposta schiacciante a ciò che stanno facendo all’Iran, alla nazione iraniana e al fronte della resistenza”. Khamenei si è espresso così dinanzi ad un gruppo di studenti di Teheran, riferendosi agli alleati del regime, come gli Houthi in Yemen, il partito armato Hezbollah in Libano e Hamas a Gaza. Da giorni l’Iran promette un attacco contro lo Stato ebraico – secondo il Washington Post il raid avverrà “nei prossimi giorni” – tanto che gli Stati Uniti hanno annunciato nuovi schieramenti militari in Medio Oriente, tra cui “un cacciatorpediniere con missili balistici, squadroni di caccia, aerei cisterna e diversi bombardieri d’attacco a lungo raggio B-52”. A confermarlo è stato il portavoce del Pentagono, il maggiore generale Pat Ryder. Intanto, sia in Libano che nella Striscia si continua a combattere. Dal Paese dei cedri e dall’Iraq sono partiti missili e droni contro le città israeliane. A Gaza, secondi fonti palestinesi, nelle ultime ore ci sono stati 20 morti. Se si calcolano gli ultimi due giorni, Hamas sostiene che le persone uccise sono 84 e tra loro ci sarebbero 50 bambini. Ma sono dati che non possono essere confermati in modo indipendente. A Londra, 100 operatori della Bbc si sono lamentati di una informazione troppo a favore dello Stato ebraico. Sul giornale di domani leggerete le ultime notizie sul conflitto in Medio Oriente, con una testimonianza da Khan Younis.


ELEZIONI NEGLI USA, SFIDA APERTA NEGLI STATI-CHIAVE TRA HARRIS E TRUMP. WASHINGTON TEME LA DISINFORMAZIONE RUSSA. Negli Stati Uniti è ormai conto alla rovescia in vista del 5 novembre, giorno dell’Election Day per scegliere il 47° presidente. La sfida è aperta tra la democratica Kamala Harris, vice-presidente uscente, e il repubblicano Donald Trump, che già una volta è stato a capo della Casa Bianca. Il voto riguarda circa 244 milioni di americani. Oltre ai sondaggi, l’America presta attenzione alle possibili ingerenze. Il Washington Post oggi apre la sua pagina web con il tema della disinformazione russa. I servizi segreti americani hanno puntato il dito su Mosca per la diffusione di un video in cui un immigrato afferma di aver votato più volte. Il segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, il più alto funzionario elettorale dello Stato in bilico, ha dichiarato che il prodotto è un esempio di “disinformazione mirata”. L’ambasciata russa a Washington replica: “Consideriamo le accuse dei servizi segreti statunitensi prive di fondamento”. Accanto a questo tema, c’è poi il complottismo, che è una delle cifre degli ultras del candidato repubblicano. Sul Fatto di domani leggerete un approfondimento sul voto negli Usa e su quale candidato sarà più funzionale in una prospettiva europea.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Spagna, il bilancio dell’alluvione a Valencia peggiora: 211 morti e 1.300 dispersi. Il premier Pedro Sanchez conferma: “Il bilancio delle vittime della catastrofe è salito a 211”. Sanchez ha confermato che “il governo invierà oggi stesso 5 mila soldati dell’esercito che si uniscono ai 3mila già dispiegati, e altri 5mila tra Guardia Civil e forze di polizia”. Appello dei sindaci delle città devastate dove mancano generi di prima necessità e c’è il rischio di epidemie: “Da soli non ce la facciamo”.

Omissis, sicurezza e servitori dello Stato: un nuovo tassello nell’inchiesta sugli spioni. In una delle informative agli atti dell’inchiesta milanese su Equalize, c’è tanto inchiostro nero a copertura di nomi e frasi. Ma c’è anche un’affermazione che racconta molto di questa presunta banda: i carabinieri annotano che “sin dall’inizio” delle indagini “s’è già accertato che presso gli uffici della Equalize si sono già recati funzionari della Presidenza del Consiglio dei ministri”. Oggi sappiamo anche che l’hacker Calamucci avrebbe copiato un hard disk “con dati di lavoro” consegnato al gruppo da un poliziotto che cercava solo “tecnici riservati e qualificati”: “Certo che son messi male lì in Digos”, il commento di Calamucci. Sul giornale di domani continueremo a occuparci della vicenda con nuove rivelazioni.

Regno Unito, i conservatori scelgono Badenoch come leader. I Tories, per riprendersi dalla batosta elettorale, puntano su Kemi Badenoch, 44 anni, ex ministra dell’Industria. Figlia di nigeriani, Badenoch sostiene la Brexit e mira a diventare, alle prossime elezioni, la prima candidata premier di colore di qualunque forza politica nella storia del Regno Unito. Badenoch ha prevalso nella votazione finale degli iscritti al partito su Robert Jenrick, altro “falco” anti immigrazione dei Tories.

Napoli, un morto e un ferito a causa di una lite tra ragazzi. Santo Romano, 19 anni, è stato ammazzato con un colpo di pistola, mentre un suo amico è stato ferito ad un braccio. Teatro della sparatoria, la piazza di San Sebastiano al Vesuvio. La vittima era conosciuta perchè giocava, come portiere, nella squadra di calcio ASD Micri (Eccellenza). I carabinieri ritengono che l’assassino potrebbe essere un minorenne con cui i due amici hanno avuto una lite per motivi banali, intorno alla mezzanotte di ieri.

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