Ben tornati alla newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, con Elisabetta Ambrosi parliamo di auto elettriche e, in particolare, andiamo a sfatare alcune bufale. Costose, inquinanti, a rischio esplosione, difficile da ricaricare e con batterie impossibili da smaltire: queste le fake news più comuni. Con l’aiuto del giornalista Alessandro Macina, autore di un libro illuminante, capiremo come stanno davvero le cose. A Milano stanno per aprirsi i Transition Days 2024, tre giornate di confronto e di ascolto di alcune delle voci più rappresentative del cambiamento economico e sociale. Tra loro, il neuroscienziato Ugo Morelli, col quale parliamo in un’intervista di chi impedisce la transizione ecologica: il capitalismo. Nello spazio riservato alle associazioni, ospitiamo l’appello del Wwf affinché, nei prossimi consessi internazionali, si cominci ad affrontare seriamente il problema climatico. Perché, come dimostra un rapporto sul vertiginoso calo della specie dei vertebrati selvatici (-73% in 50 anni), non c’è più tempo. Il Coordinamento Free, invece, ci illustra i nuovi corsi di formazione sull’ambiente dedicati ai giornalisti. Per la rubrica Verdi si diventa, infine, parliamo di bioeconomia, un termine che va tanto di moda ma che in pochi sanno realmente cosa significhi. Buona lettura
Pericolosa, costosa e poco green: tutte le fake news sull’auto elettrica. Il giornalista Macina: “Così diventeremo la periferia della Cina”di Elisabetta Ambrosi Costosa, inquinante, a rischio esplosione, difficile da ricaricare e con batterie impossibili da smaltire: in altre parole, una “fregatura” da cui tenersi lontano. L’auto elettrica, in Italia, è sotto attacco. Inspiegabilmente, però, perché nel resto del mondo le vendite si impennano e nel 2023 la Tesla Model Y è stata l’auto più venduta al mondo, le auto elettriche per la prima volta hanno superato il diesel, mentre da noi le vendite faticano ad arrivare al 4% (in Francia, Regno Unito e Germania si viaggia verso il 20%, in Olanda il 30%). (Continua a leggere)
Il libroLe parole giuste: glossario ecologistadi A Sud Fandango, pp. 300, euro 19,50 In tempi di negazionismo climatico e di narrazioni distorte, usare un linguaggio corretto e comprensibile è fondamentale per capire la realtà e poter agire di conseguenza. Che si tratti di crisi climatica, di conflitti ambientali o di economia circolare le insidie di un linguaggio scorretto sono dietro l’angolo. Perché parlare di maltempo se si tratta di eventi estremi? O raccontare come sostenibile un’impresa che fa solo greenwashing? Come far capire a tutti cosa sia l’antropocene, l’ecofemminismo o il land grabbing? Da queste domande nasce il Glossario ecologista, lavoro corale e strumento prezioso per orientarsi nel mare magnum dell’informazione (e della disinformazione) che riguardano l’ambiente e il clima. A Sud è un’associazione indipendente attiva sui temi dell’ecologismo. |
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