lunedì 30 settembre 2024

rifiuti in provincia di Latina, il sito della discarica di Borgo Montello non era idoneo per i rifiuti. Nell'ambito del processo penale contro tre ex esponenti di Ecoambiente. Nelle dichiarazioni del perito una verità scomoda: il suolo ha permeabilità 500 volte inferiore al minimo di legge. Il vizio originario: la bonifica del sito S1 non fu tale. La società avrebbe dovuto togliere tutto. L'8 ottobre prevista l'ennesima udienza.

 tratto da https://www.facebook.com/photo/?fbid=926821586132858&set=a.624732376341782



Udienze


8/10/2019


21/4/2020


15/12/2020


21/9/2021


15/3/2022


14/6/2022


6/12/2022


28/03/2023


19/09/2023


5/03/2024


8/10/2024



il 15 dicembre 2014 è stato disposto il rinvio a giudizio, in seguito al processo di procedura penale n. 849 del 2005 RGNR 2259/05 per l'inquinamento delle falde dentro e fuori la discarica di Borgo Montello contro Ecoambiente, il Giudice dottor G. Marcelli ha disposto tre rinvii a giudizio a carico di Bruno Landi, Colucci e Rondoni.


questo il testo del rinvio a giudizio:


Rondoni Vincenzo


Landi Bruno


Colucci Nicola


Imputati dei reati p. e p. dagli artt. 81, 110, 40 cpv e 440 cp perché in concorso tra loro in tempi diversi Landi Bruno n.q. di amministratore delegato della società Ecoambiente srl, Rondoni Vincenzo quale presidente del consiglio di amministrazione della citata società contrattualmente incaricata della gestione di parte dei rifiuti solidi urbani della provincia di Latina e Colucci Nicola quale imprenditore di fatto, mediante l’omesso controllo circa la sicurezza degli invasi denominati S1, S2, S3 ed S0 e mediante la mancata esecuzione di opere di imperme4abilizzazione dei citati impianti benché le stesse carenze strutturali fossero note ai predetti attraverso plurimi atti e documenti comunicati in successione alla citata società e per essa agli indagati (ordinanza n. 36 del 18/08/98 del sindaco di Latina, relazione dell’Ente del 1995 e del 1996 commissionata dal Comune di Latina, plurime comunicazioni dell’ArpaLazio in ordine agli accertamenti tecnici effettuati nel sito), determinando di conseguenza reiterati fenomeni di fuoriuscita dei percolati dai siti indicati, percolato contenente tra l’altro sostanze pericolose quali piombo, rame e zinco determinavano l’adulterazione e la contraffazione delle acque di falda poste in prossimità del detto sito rendendole pericolose per la salute pubblica, in Latina commesso a tutt’oggi aprile 2011, reato permanente.


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