venerdì 6 settembre 2024

anticipazioni de il fatto quotidiano di domani in edicola. Il Fatto di domani. Caso Boccia-Sangiuliano, alla fine il ministro della cultura si dimette: al suo posto Giuli. Guerra Israele-Hamas, uccisa nel West Bank un'attivista turco-americana

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-6-settembre-2024/

La giornata in cinque minuti

CASO BOCCIA, ALESSANDRO GIULI NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA. SANGIULIANO SI È DIMESSO CON UNA LETTERA A MELONI: PASSO INDIETRO “IRREVOCABILE, PER NON MACCHIARE IL LAVORO CON IL GOSSIP”. Cambio della guardia al Collegio romano, tra due fedelissimi di Giorgia Meloni: dentro Alessandro Giuli (ex giornalista del Foglio e presidente della Fondazione MAXXI) fuori Gennaro Sangiuliano. Quest’ultimo ha rassegnato le dimissioni (accettate da Mattarella) con una lettera alla premier, annunciando il passo indietro “irrevocabile” “per non macchiare il lavoro con il gossip”. L’ex direttore del Tg2 ha rimarcato di essere “fiero dei risultati raggiunti”, sottolineando le “molte inimicizie” per via della sua riforma dei contributi al cinema. Nella missiva, l’ex ministro ha annunciato un “imminente esposto alla Procura”. Nel mirino, l’ex amante Maria Rosaria Boccia, consulente in pectore con la nomina stracciata in extremis proprio da Sangiuliano. I reati contestati, per l’influencer e imprenditrice, potrebbero essere la tentata estorsione e la violazione della privacy. Secondo il legale Silverio Sica, l’ex ministro “non ha nulla da temere dalle dichiarazioni di questa donna. Non c’è ragione per cui possa essere ricattato, non ci sono prove che sia stato ricattato, lo escludiamo senza dubbio”. Sica rassicura sulle chat di Sangiuliano, evocate dall’ex ministro al Tg1 per la possibilità che la donna le pubblichi su Instagram: “Possono rivoltargli il cellulare, tanto non c’è nulla di compromettente”. Oggi la Corte dei Conti ha annunciato verifiche su “eventuali violazioni” nelle spese ministeriali. Quando è esploso lo scandalo negli ultimi giorni di agosto, la premier aveva difeso Sangiuliano garantendo che non un euro pubblico era stato impiegato per le trasferte di Boccia. Al Tg1Sangiuliano aveva mostrato alcune ricevute giurando di aver pagato di tasca sua. Boccia invece, nell’intervista di ieri alla Stampa, ha sostenuto di aver sempre ricevuto i biglietti aerei da Narda Frisoni, a capo della Segreteria del Ministro della cultura, mostrando gli screenshot degli allegati alle mail. Poi ha dichiarato di aver utilizzato l’auto blu per spostamenti privati, come il concerto dei Coldplay e quello de Il Volo. Sangiuliano, in una nota, si dice “lieto” dell’istruttoria, così “avrò la possibilità di chiarire tutto”. Sul Fatto di domani, la cronaca e l’approfondimento dell’affaire che ha scosso il governo.


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, ZELENSKY CRITICA GLI ALLEATI: “NEGARE LA POSSIBILITÀ DI COLPIRE OBIETTIVI A LUNGO RAGGIO È SBAGLIATO”. La politica occidentale di negare a Kiev la capacità a lungo raggio di colpire la Russia è “sbagliata”. Così il presidente ucraino Zelensky – che negli ultimi giorni ha cambiato la sua squadra di governo – ha esordito alla riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, nella base americana di Ramstein, in Germania. “Voglio dirlo apertamente in modo che non ci siano speculazioni. Grazie al nostro coraggio congiunto, abbiamo portato a termine operazioni molto importanti, in particolare in Crimea. Queste operazioni ci hanno permesso di riportare la sicurezza nel Mar Nero e di riprendere le nostre esportazioni di prodotti alimentari. Ora sentiamo dire che la vostra politica a lungo raggio non è cambiata” ma, aggiunge il presidente “noi abbiamo bisogno di questa capacità a lungo raggio non solo sul territorio occupato dell’Ucraina, ma anche su quello della Russia, in modo che quest’ultima sia incentivata a cercare la pace”. In ogni caso, gli alleati hanno preventivato di inviare ancora fondi ed armi a Kiev. Il Regno Unito spedirà altri 650 missili a corto raggio; la Germania consegnerà altri 12 obici semoventi Panzerhaubitze 2000: la metà dovrebbero arrivare entro la fine del 2024. Anche il Canada spedirà forniture e si impegna a contribuire all’addestramento dei piloti ucraini sugli F-16. Sul giornale di domani leggerete maggiori notizie sull’incontro di Ramstein, sulla tappa di Zelensky in Italia, al forum di Cernobbio, e sulla guerra nell’est Europa.


GUERRA ISRAELE-HAMAS, BLINKEN (USA): “PRESENTEREMO IL PIANO DI PACE NEI PROSSIMI GIORNI”. WEST BANK, UCCISA ATTIVISTA CON PASSAPORTO AMERICANO. Il segretario di Stato americano, Blinken, ha confermato che i mediatori impegnati nei colloqui per una tregua tra Israele e Hamas presenteranno la loro proposta “nei prossimi giorni”. Questo piano, secondo il quotidiano Haaretz, sarebbe “prendere o lasciare” e dovrebbe piegare le resistenze sia di Hamas che del primo ministro israeliano Netanyahu, che in patria, e dal presidente americano Biden, è stato accusato di non fare abbastanza per salvare gli ostaggi presi dagli islamisti. Intanto la battaglia prosegue; l’esercito dello Stato ebraico ha lasciato Jenin, in Cisgiordania, dopo dieci giorni di operazioni. E proprio nel West Bank fonti palestinesi hanno indicato che una attivista turca – Aysenur Ezgi Eygi, 26 anni – con passaporto americano, è morta a causa “di un colpo di pistola” durante una protesta a Nablus. Le fonti indicano come responsabili le forze israeliane, l’Idf sta accertando i fatti. In altro frangente, sempre nella zona di Nablus, è stata denunciata dai familiari la morte di una tredicenne, in seguito all’aggressione di coloni israeliani. La situazione in Cisgiordania resta molto delicata; da un lato, il ministro dell’ultra destra religiosa, Ben Gvir, ha chiesto a Netanyahu di includere il West Bank tra gli obiettivi della guerra iniziata il 7 ottobre, in seguito al massacro firmato da Hamas. Ma gli alleati hanno opinioni differenti. La ministra tedesca Baerbock, in visita oggi a Gerusalemme, ha chiesto al governo “azioni più forti e più visibili contro gli atti violenti dei coloni radicali” in Cisgiordania. Sul Fatto di domani leggerete ulteriori novità sul conflitto in Medio Oriente che rischia di divenire sempre più una guerra regionale, con la partecipazione di Hezbollah dal Libano, sostenuto dall’Iran.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Milano, la morte di un detenuto a San Vittore: indagato il compagno di cella. Gli inquirenti intendono chiarire la vicenda del detenuto 18enne, che la scorsa notte è morto carbonizzato per un incendio, in una cella del carcere di San Vittore. Il pm attende le prime relazioni della Polizia penitenziaria su quanto accaduto e poi valuterà le ipotesi di reato e disporrà l’autopsia. Il compagno di cella è indagato per omicidio colposo; non è rimasto ferito nell’incendio, partito da un materasso. Tra le ipotesi, anche quella che sia stata la stessa vittima, per protesta, ad appiccare il fuoco.

Roma, indagine sulla fine dell’attrice Carocci per infarto: fu rimandata a casa dall’ospedale. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo in relazione alla morte di Francesca Carocci, attrice di 28 anni. La ragazza, che era andata al pronto soccorso dell’Aurelia Hospital il 28 febbraio scorso, dopo aver accusato una fitta al petto, è morta poi a casa. La direzione dell’ospedale ribadisce che “gli accertamenti, accuratamente valutati dall’equipe di cardiologia della struttura, hanno categoricamente escluso una diagnosi di infarto miocardico acuto”.

Virus West Nile, 296 casi in Italia con 11 morti. I dati sono forniti dall’Istituto superiore della sanità. Sono 64 i nuovi casi di pazienti contagiati dal West Nile virus (Wnv), segnalati tra il 29 agosto e il 4 settembre. Per quel che riguarda i decessi, ne sono stati registrati 3 in Piemonte, 4 in Veneto, uno in Friuli Venezia Giulia, 2 in Emilia Romagna e uno in Calabria.

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