domenica 28 luglio 2024

Lezioni di Ian McEwan: Impatto della Narrativa sui Temi Ambientali, dall'articolo di Marco Talluri ambiente e non solo

 tratto da https://ambientenonsolo.com/lezioni-di-ian-mcewan-impatto-della-narrativa-sui-temi-ambientali/

Lezioni di Ian McEwan: Impatto della Narrativa sui Temi Ambientali

Recensione a cura di Franco Pistono

Niente saggi questa volta, ma un romanzo: Lezioni, di Ian McEwan. Poco meno di 600 pagine, per quest’opera, edita da Giulio Einaudi, che ha accompagnato la prima settimana delle mie vacanze.

Un gran bel libro, denso, stratificato, profondo… ma distante dai temi “classici” di Ambiente e non solo. Perché recensirlo, dunque? Al di là dell’indubbio, intimo valore dell’opera, che comunque merita di essere segnalata, la ragione è la presenza di temi e informazioni ambientali disciolti all’interno della narrazione, pur se, in certo senso, ancillari.

Avevo già parlato, per sommi capi, del ruolo della letteratura nella “educazione ambientale”, a proposito dell’evento Climate Fiction Days; ci torno oggi con McEwan.

Un lungo estratto, quale premessa. “C’erano nazioni governate da bande criminali in abito scuro impegnate ad arricchirsi e mantenute in carica dai servizi segreti, dalla riscrittura della storia e da nazionalismi fanatici. La Russia ne era solo un esempio. Gli Stati Uniti, nel loro delirio di rabbie, complottismi e suprematismo bianco, potevano seguirla a ruota. La Cina aveva confutato nei fatti il principio in base al quale il commercio con l’estero può favorire mentalità e sistemi sociali più aperti. Ora che la tecnologia era a portata di mano, avrebbe potuto perfezionare lo Stato totalitario e offrire al mondo un nuovo modello di organizzazione sociale in grado di competere con le democrazie liberali o di sostituirle – una dittatura sostenuta da un flusso costante di beni di consumo e un tot di genocidio mirato. L’incubo di Roland si concentrava sull’ipotesi che la libertà d’espressione, un privilegio in progressiva contrazione, potesse svanire per un migliaio d’anni. L’Europa cristiana medievale ne aveva fatto a meno per quel lasso di tempo. L’Islam non se n’era mai curato granché.

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