lunedì 1 aprile 2024

Il Fatto di domani. La maggioranza si mobilita: obiettivo, salvare Santanchè e Salvini. Medio Oriente, raid israeliano a Damasco, l'Iran: "Colpita nostra ambasciata"

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-1-aprile-2024/

La giornata in cinque minuti

SANTANCHÈ, IL PESCE D’APRILE DEL PD SULLE DIMISSIONI DELLA MINISTRA E IL VOTO DI SFIDUCIA IN PROGRAMMA MERCOLEDI’ PER LEI E SALVINI. La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata l’obiettivo di un pesce d’aprile sui canali social del Partito Democratico, che hanno pubblicato una sua foto in bianco e nero e la frase “Santanchè si è dimessa”, seguita da un asterisco; proprio questo particolare grafico permette poi di capire che si tratti di uno scherzo: “Pesce d’aprile, purtroppo. Ma non ci arrendiamo, ogni giorno in più da ministra è un’offesa alle istituzioni del Paese”. Prese in giro a parte, mercoledì in aula alla Camera arriverà la mozione di sfiducia per la ministra che ha fatto litigare anche la maggioranza, i cui affari sono passati al setaccio dalla Procura di Milano; i magistrati hanno di recente notificato l’avviso di fine indagine dell’inchiesta per truffa ai danni dello Stato. Accertamenti in cui è coinvolto anche il compagno di Santanchè, Dimitri Kunz D’Asburgo. A creare ulteriori imbarazzi in queste ore, la presenza della seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, che ha pensato bene di trascorrere la Pasqua con l’indagata al Twiga di Forte dei Marmi. Sul Fatto di domani leggerete altre cronache e retroscena su cosa attende Santanchè mercoledì; di certo, i partiti di maggioranza hanno precettato le loro truppe: non si lascia Roma prima di venerdì perchè le cose potrebbero mettersi male. In programma c’è anche la mozione di sfiducia contro il ministro Salvini, che deve rispondere dei suoi rapporti con il presidente russo Putin.


TURISMO, LE AZIENDE NON TROVANO PERSONALE. MA IL REDDITO DI CITTADINANZA STAVOLTA NON PUÒ ESSERE IL CAPRO ESPIATORIO. Le brevi vacanze pasquali sono sempre state un antipasto in attesa delle ferie estive per l’economia del settore. Ma già dalle aziende – si tratti di alberghi o servizi di ristorazione – arrivano le solite lamentele: c’è carenza di personale, i giovani non vogliono lavorare. Stavolta lo spettro di tutti i mali, quel reddito di cittadinanza tanto vituperato e cancellato in fretta e furia dal governo Meloni, non può essere tirato in ballo come causa principale del fenomeno del ragazzo scansafatiche. Da una parte c’è chi, soprattutto i piccoli ristoratori, continuano a dire che le nuove leve vogliono il fine settimana libero ed evitano i sacrifici. Federalberghi ha però la consapevolezza che il problema sia diverso: sistemi di reclutamento vecchi, contratti e turni pessimi, necessità di alloggio che non viene quasi mai garantito e che, dunque, diventa una ulteriore spesa per chi accetta un impiego a tempo in trasferta. Federalberghi poi ammette che i cittadini stranieri servono come forza-lavoro perchè si rischia di trovare un deserto nei centri di impiego. Sul giornale di domani leggerete altri particolari. I numeri parlano chiaro, le aziende che non trovano personale sono il 49,5%: cercheremo di capire il perchè al di là delle solite solfe sui giovani con poca voglia di impegnarsi.


GUERRA ISRAELE-HAMAS: RAID AEREO IN SIRIA, L’IRAN: “COLPITA NOSTRA AMBASCIATA”. TEL AVIV, IL PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE PER CHIUDERE LE TV CHE MINACCIANO LA SICUREZZA. Mentre il premier israeliano Netanyahu lascia l’ospedale dopo una operazione chirurgica di routine, in un altro ospedale, stavolta nella Striscia di Gaza, l’esercito dello Stato Ebraico dichiara conclusa la sua attività di ricerca di terroristi. Ad Al-Shifa, i militari ritengono, dopo giorni di scontri, di aver debellato la presenza dei miliziani di Hamas; di contro, fonti palestinesi denunciano che della struttura ormai resta ben poco. Intanto proseguono i raid aerei israeliani in Siria, su Damasco, per colpire i centri nevralgici di Hezbollah. L’Iran sostiene che uno di questi bombardamenti, che ha causato sei vittime, ha colpito un edificio che “appartiene all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran e aveva una bandiera”. Capitolo trattative sugli ostaggi, il tema resta delicato: c’è stato “qualche progresso” nei negoziati indiretti in corso al Cairo tra esponenti israeliani, egiziani, del Qatar e americani sul rilascio degli ostaggi portati via da Hamas nella strage del 7 ottobre, che provocò 1.200 morti e la cattura di centinaia di civili. A dare l’aggiornamento è stata una fonte israeliana al media Times of Israel aggiungendo che i colloqui “si intensificheranno notevolmente nei prossimi giorni”. La stessa fonte ha sottolineato che i negoziati si rifletteranno sull’annunciata operazione a Rafah, nel sud di Israele. L’ingresso a Rafah, dove è accampato più di un milione di gazawi, è osteggiato dagli Stati Uniti, che hanno avvisato Netanyahu di sospendere i piani; il premier però ha sempre sostenuto che non sarebbe possibile dichiarare sconfitto Hamas senza quest’ultima fase di guerra, perchè proprio a Rafah si trincerano i battaglioni degli estremisti islamici. Sul Fatto di domani leggerete altri aggiornamenti: il parlamento israeliano ha approvato la legge che permette di chiudere un’emittente straniera che danneggia la sicurezza dello Stato. Molti osservatori ritengono che nel mirino ci possa essere Al Jazeera, la tv del Qatar,


GUERRA RUSSIA-UCRAINA, MOSCA VUOLE ACCUSARE KIEV DI TERRORISMO E PREPARA L’OFFENSIVA NEL DONETSK. GLI USA PRONTI A SBLOCCARE I FONDI E I MISSILI ATACMS. La Russia vuole portare il governo di Kiev dinanzi alla Corte internazionale per il suo “coinvolgimento” in atti di terrorismo. Il riferimento non è all’attentato compiuto al Crocus City Hall da integralisti islamici – sebbene anche questo sarebbe stato possibile, secondo gli 007 russi, solo con la complicità dell’Ucraina e degli Usa– ma ad altri scenari, ha precisato la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova. Le indagini sulla strage – ci sono stati 140 morti – al Crocus proseguono, e il servizio di sicurezza Fsb ha comunicato che nella repubblica russa del Daghestan sono stati arrestati quattro miliziani stranieri che avrebbero finanziato il commando composto da tagiki. Al fronte, l’Istituto per lo studio della guerra (ISW) conferma che le truppe russe potrebbero lanciare un’offensiva su larga scala in direzione di Donetsk nella tarda primavera o all’inizio dell’estate. Allo stesso tempo, le autorità ucraine hanno avvertito che il nemico sta accumulando forze lungo la direzione Kharkiv-Luhansk. Sul Fatto di domani troverete maggiori particolari anche sul tema degli aiuti militari: il presidente della commissione Intelligence della Camera Usa, Mike Turner, ha dichiarato che Washington è vicina a dare il via libera alla fornitura di missili balistici Atacms all’Ucraina, aggiungendo che lo speaker Mike Johnson ha promesso di mettere ai voti la questione dei finanziamenti a Kiev, al ritorno dalle vacanze di Pasqua.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Caso Striano e dossier, pioggia di esposti contro l’investigatore. Da quando è emerso l’elenco dei personaggi politici e dei protagonisti della vita pubblica sui quali il luogotenente Pasquale Striano ha fatto le sue ricerche, si moltiplicano gli esposti contro di lui. Per citare solo alcuni esempi, a puntare il dito contro il sottufficiale della Guardia di finanza sono stati il ministro Lollobrigida e l’imprenditore Danilo Iervolino. La vicenda dei dossier e gli accertamenti elaborati da Striano su segnalazioni di operazioni sospette resta ancora piena di punti da chiarire. In una recente intervista televisiva, Striano ha ammesso di aver scaricato più di 34 mila file, ma ha rivendicato la validità delle sue ricerche.

Turchia, elezioni amministrative: il presidente Erdogan sconfitto ad Ankara e Istanbul. Il “Sultano” stavolta si deve arrendere all’evidenza: il Chp, principale partito dell’opposizione in Turchia, ha vinto le elezioni domenica scorsa mantenendo il controllo delle città principali del Paese, incluse Ankara e Istanbul; in questa metropoli Ekrem Imamoglu, uno degli avversari politici più arcigni di Erdogan, si è assicurato un secondo mandato da sindaco.

Cuba, la sindrome dell’Avana opera degli 007 russi. Un nuova inchiesta giornalistica sulla cosiddetta “Sindrome dell’Avana”, riscontrata per la prima volta fra diplomatici Usa nella capitale cubana nel 2016 e che ha colpito funzionari e militari in varie parti del mondo, producendo danni cerebrali e gravi lesioni permanenti, condurrebbe a Mosca. L’inchiesta menziona una misteriosa arma a base di ultrasuoni e una unità d’intelligence, la 29155. A elaborare il dossier è stato il gruppo di Insider assieme ai reporter tedeschi di Der Spiegel. Il risultato è stato presentato alla trasmissione 60 minutes dell’emittente americana Cbs.

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