tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/04/20/caccia-la-destra-in-regione-lombardia-vuole-riaprire-i-roccoli-vietati-dallue-che-sullitalia-aveva-aperto-una-procedura-dinfrazione/7519453/?utm_term=Autofeed&utm_medium=Social&utm_source=Twitter#Echobox=1713603572
dall'articolo di Alberto Marzocchi: "CACCIA, NO ALLA LEGGE SPARA-TUTTO DELLA LEGA: IL PARLAMENTO LA BLOCCHI – FIRMA LA PETIZIONE SU IOSCELGO
Rimettere in funzione i roccoli per catturare gli uccelli e cacciare in deroga specie protette o a rischio. La Regione Lombardia ha depositato ufficialmente la richiesta all’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per riaprire gli impianti destinati al prelievo dell’avifauna – e chiusi da cinque anni, dopo una sentenza del Consiglio di Stato – e per sparare (in deroga alla legge) a fringuello, pispola, peppola, storno e piccione. L’intenzione dei partiti di destra a Palazzo Lombardia – Fratelli d’Italia in testa – era nota da qualche tempo. E ora c’è la conferma, arrivata dal consigliere-cacciatore Carlo Bravo (denunciato l’anno scorso proprio durante la sua attività venatoria). Tutto dipende, da qui in avanti, da come la Giunta guidata da Attilio Fontana metterà nero su bianco la richiesta, perché l’Unione europea nel 2014 aveva aperto una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia in merito alla gestione senza regole dei roccoli, utilizzati per la cattura degli uccelli migratori attraverso le reti (pratica vietata). Se la richiesta della Regione andrà nella direzione della liberalizzazione, l’Ue potrà fare affidamento sulla Direttiva Uccelli per sanzionare il nostro Paese."
Nessun commento:
Posta un commento