giovedì 21 marzo 2024

Greenpeace: Una nuova analisi di @CarbonBubble afferma esplicitamente che la strategia di ENI non è “allineata all’Accordo di Parigi”.

 tratto da https://carbontracker.org/wp-content/uploads/2024/03/CompanyProfile_Eni_2024-02-27.pdf

https://twitter.com/Greenpeace_ITA/status/1770499620478537987

Una nuova analisi di afferma esplicitamente che la strategia di ENI non è “allineata all’Accordo di Parigi”. Da qui al 2027 ENI prevede di aumentare la produzione di petrolio e gas e di mantenerla costante fino al 2030, violando gli obiettivi sul clima stabiliti nel 2015 nella capitale francese. A causa delle sue scelte industriali il Cane a sei zampe contribuirà all’aumento della temperatura media del nostro pianeta ben oltre 1,5°C. Intanto la crisi climatica è già tangibile: la temperatura media globale tra marzo 2023 e febbraio 2024 è stata la più alta mai registrata, con vittime causate dagli eventi climatici estremi e dalle ondate di calore. Per questo abbiamo portato ENI in tribunale, per metterla di fronte alle proprie responsabilità e chiedere di rispettare gli accordi internazionali. 👉carbontracker.org/wp-content/upl

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