sabato 28 ottobre 2023

Il Fatto di domani. “Gaza è diventata un campo di battaglia”: Israele comincia la “seconda fase" dell'offensiva sulla Striscia

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-28-ottobre-2023/

La giornata in cinque minuti

GAZA, L’INVASIONE DI TERRA. “NUOVA FASE, L’OPERAZIONE CONTINUERÀ”. NELLA STRISCIA “LA PEGGIORE NOTTE DALL’INIZIO DELLA GUERRA”. Le forze israeliane sono entrate a Gaza via terra ieri notte, con tank, artiglieria pesante e soldati. E ci rimarranno, secondo il ministro della Difesa Yoav Gallant, che ha detto: “La terra nella Striscia ha tremato, abbiamo attaccato da terra e da sottoterra. Abbiamo colpito i terroristi a tutti i livelli e ovunque. Gli ordini alle forze armate sono chiari, continuare l’operazione fino a nuove disposizioni”. Una manovra su ampia scala da tre diverse direttrici, tutte a est della Striscia, per isolare il nord e il Sud di Gaza City e costringere Hamas ad abbandonare i suoi avamposti. L’Idf ha twittato “Gaza city è diventata un campo di battaglia” e ha invitato di nuovo la popolazione a fuggire a sud. La notte scorsa è stata la peggiore dall’inizio della guerra, con un’intensità inedita di bombardamenti israeliani secondo tutte le fonti disponibili, dal giornale israeliano Haaretz alle Ong e ai giornalisti locali. Sono circolate immagini e video di roghi nel centro abitato e densamente popolato. Finché internet c’è stato. Nella notte, infatti, Gaza è stata oscurata: senza internet e senza collegamento telefonico. Stamattina Elon Musk ha annunciato che mobiliterà il suo sistema satellitare Starlink di SpaceX per garantire le connessioni internet alle ong umanitarie riconosciute. Un rappresentante di Hamas, dal Libano, dice che “Gaza rimane la tomba per gli invasori”. Di certo è una tomba per tanti civili. I morti, secondo il ministero della Sanità della Striscia controllato da Hamas, sono quasi 8 mila. Sul Fatto di domani daremo ampio spazio a questa drammatica giornata di conflitto. I raiid dell’Idf sono andati avanti anche in Cisgiordania, dove oggi è morto un contadino che raccoglieva le olive mentre è stato ferito un 17enne fermato dalla polizia durante una delle tante proteste che stanno infiammando Ramallah, Jenin, Tulkarem, Hebron e Nablus. Anche al confine con il Libano non si fermano le tensioni tra Israele ed Hezbollah: un razzo ha colpito per errore la base della missione Onu Unifil, senza provocare danni né feriti.


LE PIAZZE DELLA SOLIDARIETÀ PRO-PALESTINA. FOLLA A LONDRA. MIGLIAIA ANCHE A ROMA. Le notizie da Gaza hanno infiammato le manifestazioni organizzate in tutto il mondo in sostegno del popolo Palestinese. A Londra si sono visti oltre 100 mila manifestanti che chiedevano lo stop ai bombardamenti. Si è manifestato anche in varie città tedesche. In Francia, l’esecutivo macroniano insiste a vietare i cortei a Parigi. In tutto il mondo arabo le proteste sono invece promosse anche dai governi. Lo stesso in Turchia, dove alla grande manifestazione dell’aeroporto Ataturk di Istanbul ha preso parte anche il sultano Recep Tayyp Erdogan. In Italia, una manifestazione nazionale convocata a Roma dall’ong Assopace Palestina e da diverse sigle della sinistra ha portato in piazza migliaia di persone, senza tensioni. E nonostante il governo soffiasse da giorni sulla paura di violenze. Sempre più partecipate, negli Usa le proteste promosse dall’associazione pacifista Jewish for peace. Sul Fatto di domani il nostro racconto dal corteo di Roma.


LA FARNESINA CERCA GLI ITALIANI BLOCCATI NELLA STRISCIA. RISOLUZIONE ONU SUL CESSATE IL FUOCO: L’ITALIA ASTENUTA, MA FRANCIA E SPAGNA HANNO VOTATO SÌ. A Tel Aviv il ministro della Difesa Gallant ha incontrato l’associazione delle famiglie degli ostaggi, preoccupata che l’operazione di terra metta a rischio la vita dei civili nelle mani di Hamas. L’organizzazione islamsita ha annunciato, dopo alcuni colloqui con rappresentanti russi, che rilascerà “appena li troverà” otto ostaggi di nazionalità russa. Il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani invece ha informato che la Farnesina ha contattato un italiano a Gaza che sta bene, confermando che tutti gli italiani bloccati a GAza si trovano nell’area di Khan Younis, a sud. I cooperanti nostri connazionali sono una quindicina, gli europei arrivano quasi a un centinaio. Sulla liberazione degli ostaggi, dopo lo stallo dei negoziati ieri (finora solo 4 ostaggi sono stati liberati, ne restano secondo Israele 229), Giorgia Meloni ha detto di “sperare” in novità: “sarebbero molto importanti per arrivare a una de-escalation”. Ieri però l’Italia si è tirata indietro di fronte a una vera occasione di dare un segnale di de-escalation: si è astenuta sulla mozione Onu per il cessate il fuoco umanitario, rispetto alla quale il nostro Paese, come la maggior parte degli europei ma non la Spagna e la Francia. Il motivo: il testo “non conteneva una condanna esplicita ad Hamas”, secondo Tajani. La richiesta alla fine è stata approvata, con 120 voti a favore, 45 astenuti e 14 contrari, tra cui Stati Uniti e Israele, che ha parlato di “giorno dell’infamia”.


MANOVRA, IL GOVERNO CAMBIA ANCORA LA BOZZA (PER CONFLITTI INTERNI), MA È UN GIOCO DELLE TRE CARTE. CONFINDUSTRIA DIMEZZA LE STIME DI CRESCITA E CRITICA MELONI. “C’è un lavoro di drafting”, ha detto oggi Giorgia Meloni rispondendo ai cronisti dal punto stampa ad Acqualagna, dove si trovava per un appuntamento istituzionale con la regione Marche (governata da FdI). Draft significa “bozza”, quindi la premier ammette indirettamente che, nonostante i proclami di unità della maggioranza che prometteva zero emendamenti, la manovra di bilancio 2024 dell’esecutivo è tutt’altro che chiusa, ancora. Lo sarà lunedì, assicura Meloni, per il nuovo Consiglio dei ministri. Ma intanto si cambia. Ieri c’è stato il balletto sulla questione dei pignoramenti dei conti correnti, oggi nel mirino è finita l’ipotesi di aumento della cedolare secca dal 21% al 26% sugli affitti brevi, che dopo le proteste di Forza Italia e di Confedilizia è stata ristretta solo a chi affitta più di un appartamento. Forza Italia oggi alza il muro del no comment, in attesa di lunedì. Sul Fatto di domani approfondiremo. La sostanza, però, resta la stessa: nelle varie versioni del testo non ci sono modifiche sostanziali, perché non ce ne possono essere visto che il saldo di bilancio sono blindati causa mancanza di risorse per le riforme. La Cgil ha già convocato uno sciopero generale. Ma oggi perfino Confindustria ha criticato l’esecutivo per la mancanza di bonus alle imprese: “Il 68% della bozza che noi abbiamo visto è di interventi a favore delle famiglie, solo l’8% è dedicato agli interventi sulle imprese. Secondo noi questa è una deficienza”, ha detto il presidente (uscente) Carlo Bonomi. Nel frattempo, il centro studi dell’associazione delle imprese rivede al ribasso la crescita del Pil: “L’economia italiana sta di nuovo scivolando verso i modesti ritmi di crescita che l’avevano contraddistinta nei decenni precedenti”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Zerocalcare dà forfait al Lucca Comics in solidarietà con Gaza. La manifestazione fumettistica quest’anno aveva il patrocinio dell’ambasciata israeliana. “In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone… Venire a festeggiare li dentro rappresenta un cortocircuito che non riesco a gestire”, ha spiegato Michele Rech in un post sui social.

Iran, è morta Armita Garavand, picchiata in metro perché senza velo. Dopo 28 giorni di coma è deceduta la 16enne picchiata perché non indossava il velo nella metropolitana di Teheran. Il 1 ottobre, secondo le ricostruzioni, Armita avrebbe sbattuto la testa durante una lite con una sorvegliante. In un video della banchina di una fermata la si vedeva trascinata fuori dal vagone. Il governo iraniano ha negato questa versione e parla di uno svenimento a causa di un calo di pressione.

L’Agcom bacchetta Mediaset per scorretta rappresentazione della donna. Al centro del richiamo una puntata di “C’è posta per te” andata in onda su Canale 5 il 7 gennaio 2023 e una di ‘Forum’ in onda su Canale 5 il 3 febbraio 2023, in cui secondo l’autorità per le comunicazioni è stata veicolata un’immagine degradante delle donne.

Natangelo, “Un posto sicuro, due storie tunisine”. Sul Fatto di domani due tavole del nostro disegnatore di punta, Natangelo. Solo in edicola e solo sul quotidiano.

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