sabato 2 settembre 2023

Oltre 67mila ettari di territorio bruciati in Italia e 412mila in Europa, a fine agosto del 2023

 tratto da https://ambientenonsolo.com/oltre-67mila-ettari-di-territorio-bruciati-in-italia-e-412mila-in-europa-a-fine-agosto-del-2023/

Oltre 67mila ettari di territorio bruciati in Italia e 412mila in Europa, a fine agosto del 2023

In precedenti articoli abbiamo visto come il monitoraggio degli incendi avviene dallo spazio, utilizzando i satelliti della Nasa e quelli del progetto europeo Copernicus. Per monitorare l’evoluzione degli incendi boschivi, il sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS), gestito dal Centro comune di ricerca (JRC), riferisce in merito al numero di incendi e alla zona incendiata, i cui dati sono considerati più attendibili e pertinenti.

EFFIS mette a disposizione di tutti le informazioni aggiornate quotidianamente sulla stagione in corso degli incendi in Europa e nell’area del Mediterraneo, con l’indicazione degli incendi e delle aree bruciate, durante l’intera stagione estiva e negli ultimi giorni (1, 7, 30). EFFIS mette anche a disposizione, per l’intera Europa e per i singoli Paesi, informazioni relative alle anomalie termiche e alle emissioni di inquinanti prodotte dagli incendi (anidride carbonica, particolato (PM2,5), Ossidi di azoto, ecc.).
I dati – tutti scaricabili in formato aperto – sono forniti per singola settimana o come cumulato dall’inizio dell’anno.I dati ed i grafici pubblicati in questo articolo sono relativi al periodo 1 gennaio – 31 agosto 2023.

Successivamente l’Arma dei Carabinieri, Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare (CUFA) elabora i dati a livello nazionale – diffusi poi da ISTAT (vedi analisi 1970-2018) – alimentando un vero e proprio Catasto degli incendi – anche ai fini dell’applicazione della legge quadro in materia di incendi boschivi n. 353/2000 che definisce divieti, prescrizioni e sanzioni sulle zone boschive e sui pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco prevedendo la possibilità da parte dei comuni di apporre, a seconda dei casi, vincoli di diversa natura sulle zone interessate.

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