sabato 26 agosto 2023

il fatto quotidiano domani in edicola: IL PRESIDENTE MATTARELLA CONTRO IL PAESE RAZZISTA: NO A CONTRASTI IDEOLOGICI, ISTITUZIONI BASATE SU CONCORDIA SOCIALE.

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-25-agosto-2023/

La giornata in cinque minuti

IL PRESIDENTE MATTARELLA CONTRO IL PAESE RAZZISTA: NO A CONTRASTI IDEOLOGICI, ISTITUZIONI BASATE SU CONCORDIA SOCIALE. A molti il discorso del presidente Mattarella al meeting di Rimini è sembrato un “messaggio” a chi sostiene le idee espresse nel libro del generale Roberto Vannacci – “Il Mondo al contrario” – che ha suscitato polemiche per i suoi contenuti, su razze, migranti, omosessuali. “Non mancano, mai – ha detto il presidente – i pretesti per alimentare i contrasti. Siano la invocazione di contrapposizioni ideologiche; di caratteri etnici; di ingannevoli, lotte di classe; o la pretesa di resuscitare anacronistici nazionalismi. Tanti, descrivono, il nostro, come il tempo dell’individuo. L’individuo, che sente di avere opportunità e respiro, mai raggiunti prima. È giusto cogliere in questo processo – ha detto ancora il Capo dello Stato- il segno positivo: in termini di comprensione del proprio ruolo, della propria responsabilità, dei propri diritti. Le nostre istituzioni sono basate sulla concordia sociale, sul perseguimento – attraverso la coesione, dunque la solidarietà – di sentimenti di rispetto e di collaborazione: l’amicizia riempie questi rapporti, rendendoli condizione per la felicità. Sono i sentimenti e i comportamenti umani che esaltano la vita della comunità”. Mattarella ha toccato anche il tema della guerra in Ucraina, rinnovando un appello alla pace. Sul Fatto di domani leggeremo altri particolari sulle voci – una delle prime è quella di Papa Francesco – che chiede la fine del conflitto tra Mosca e Kiev.


MELONI E LA “CATENA DEGLI AFFETTI”: UNA FAMIGLIA ALLARGATA PER LA GESTIONE DEL POTERE. La premier Giorgia Meloni torna dalle ferie e si trova dinanzi il tema della manovra. Argomento assai ostico, toccato anche dal ministro dell’Economia Giorgetti, nei giorni scorsi al meeting di Rimini: “Non potremo fare tutto” ha detto Giorgetti, riferendosi in particolare alla riforma delle pensioni che era una delle promesse fatte in campagna elettorale dalla destra oggi al governo. Il 4 settembre è in programma una riunione durante la quale la presidente del consiglio dovrà fare il punto. Intanto Meloni traccia i confini della mappa del potere: ormai si fida solo di parenti ed amici, dopo alcuni esperimenti che non sono andati molto bene in questa prima fase. Da qui la nomina della sorella Arianna come responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia. Una scelta che anche dentro il partito fa discutere: seppure ufficialmente Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione dichiari che “si formalizza il ruolo che già stava ricoprendo Arianna Meloni”, che è anche moglie del ministro Francesco Lollobrigida, non sfugge agli osservatori della politica italiana che i i malumori crescono. All’agenzia AdnKronos Massimo Milani, esponente di spicco della corrente dei “Gabbiani” che fa capo al vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, ha parlato apertamente di confronto mancato: “Il tema del congresso sembra sparito dall’orizzonte, non se ne parla più. Eppure servirebbe un’occasione per confrontarsi al nostro interno per avere maggiore slancio verso le elezioni europee”. Sul Fatto di domani leggeremo la ricostruzione di rapporti d’amicizia e di parentele a cui fa riferimento la premier per blindare il proprio fortino. Più posti per tutti, purchè siano di famiglia.


POVERI E CIBO, IL DELIRIO DI LOLLOBRIGIDA SMENTITO DA ESPERTI E DATI. Mentre circa 33 mila famiglie (molte al sud, 5 mila solo a Napoli) stanno ricevendo l’sms dell’Inps che annuncia lo stop al Reddito di cittadinanza, l’ultima sparata del ministro-cognato della Meloni, Francesco Lollobrigida, continua a generare reazioni indignate. Il titolare dell’agricoltura e Sovranità Alimentare, intervenendo al Meeting di Rimini di Cl aveva detto che “da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi perché cercando dal produttore l’acquisto a basso costo comprano qualità”. Una frase che ha scatenato la reazione di Patuanelli che, ad esempio, parla di “governo classista che colpisce e umilia i poveri”. Sulla stessa linea i partiti di opposizione. Ma sono intervenuti anche i camici bianchi, per l’epidemiologo e consigliere regionale del Pd Pierluigi Lopalco “purtroppo la realtà è diversa. Alle diseguaglianze economiche si associano sempre cattivi stili di vita e peggiori abitudini alimentari”. Sulla stessa linea Mauro Minelli, immunologo e docente di Fondamenti di dietetica e nutrizione: “Il povero non mangia bene, ma mangia a stento, quindi povertà e sana alimentazione a mio avviso sono una contraddizione in termini”. Sul Fatto di domani vedremo, dati alla mano, i reali problemi che hanno le persone in difficoltà economiche. E sentiremo anche il parere di Chiara Saraceno, sociologa dell’Università di Torino.


GUERRA IN UCRAINA, IL CREMLINO METTE IN RIGA I PARAMILITARI: “DEVONO GIURARE FEDELTA”. I MILIZIANI RUSSI ANTI-PUTIN AI WAGNER: “PASSATE CON NOI E VENDICATEVI”. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato oggi un decreto che impone anche ai volontari che si arruolano in formazioni paramilitari – come la Wagner – di prestare giuramento di fedeltà allo Stato. Il decreto prevede che anche i membri delle “formazioni volontarie e altre persone che contribuiscono all’esecuzione dei compiti assegnati alle forze armate” e svolgono funzioni per “la difesa territoriale” siano tenuti a prestare giuramento davanti alla bandiera nazionale. Iniziativa che arriva a 48 ore dall’esplosione dell’aereo cu cui viaggiava il capo della milizia privata, Prigozhin, il suo responsabile militare, Dutkin, e altri esponenti dell’organizzazione armata. Non appare casuale la tempistica del decreto: gli analisti si chiedono che fine farà il potenziale militare di Wagner, che – almeno sino a giugno, quando esplose la critica di Prigozhin verso i vertici del Cremlino, sfociata nella marcia su Mosca, poi interrotta con il trasferimento in Bielorussia – ha avuto un ruolo importante nella guerra in Ucraina, e lo mantiene nella vendita di servizi di sicurezza e gestione di miniere e altre risorse preziose in diversi Paesi Africani. Quasi a prevenire eventuali rivolte, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha affermato: “Non so nulla di quello che sarà il futuro della Wagner, posso dire che il gruppo ha dato un grande contributo allo svolgimento dell’operazione militare in Ucraina, come ha ricordato il presidente: l’eroismo di queste persone non sarà mai dimenticato”. Al contrario, un gruppo di miliziani russi che combatte per l’Ucraina ha invitato i mercenari a cambiare schieramento: “Ora vi trovate di fronte a una scelta seria: potete stare in una stalla del ministero della Difesa russo e servire come cani da guardia per gli esecutori dei vostri comandanti, o vendicarvi”, ha detto Denis Kapustin, comandante del Corpo dei volontari russi. “Per vendicarvi dovete passare dalla parte dell’Ucraina”. Sul Fatto di domani leggeremo tutti i dubbi ancora non risolti sulla morte di Prigozhin, ed una intervista ad Alexander Titov sulla stabilità al potere di Putin dopo la scomparsa di un fedelissimo divenuto poi avversario.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Violenza sessuale: dopo Palermo l’orrore di Caivano, stuprate due tredicenni. In sei contro due tredicenni: l’ennesima violenza sessuale, che coinvolge minorenni in veste di vittime e aguzzini, è avvenuta nel Parco Verde di Caivano. Arrestato l’unico maggiorenne della banda, dopo la denuncia dei genitori delle ragazzine. Le tredicenni sono state attirate con l’inganno in un capannone della zona; le visite mediche hanno confermato le violenze. Lo scorso anno, in Italia sono stati denunciati per reati a sfondo sessuale 2.027 minori di cui 436 stranieri, in Campania 104 di cui 7 stranieri. Il Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, dice: “Questi dati rispondono all’idea che si ha della donna e mi allarmano. Anche qui se vengono meno la famiglia, la scuola e le istituzioni c’è una responsabilità collettiva. Già da piccoli i ragazzi sui social media hanno una deformazione sessuale, vista la loro presenza sulle piattaforme web nelle quali spesso ci sono video di donne e di adolescenti vittime di abusi e discriminazioni”.

Stati Uniti, Trump e la foto segnaletica: “Un’esperienza terribile”. L’ex presidente Donald Trump ha rilasciato una intervista al network di destra Newsmax raccontando cosa è avvenuto dopo il suo ingresso, ieri, nel carcere di Atlanta. “Sono entrato, sono stato trattato molto bene, ma è quello che è. Ho fatto una foto segnaletica, non avevo mai sentito le parole foto segnaletica, non me l’hanno insegnato alla Wharton School of Finance. È un’esperienza molto triste ed è un giorno molto triste per il nostro Paese”. Trump, assieme ad altri 19 funzionari – che si sono tutti costituiti – è accusato di aver tentato di sovvertire nel 2020 il voto in Georgia, per evitare la sconfitta con lo sfidante democratico Joe Biden. Trump, che è in corsa per la nomination repubblicana in vista del voto del 2024, ha pubblicato sul social X-Twitter la foto segnaletica.

Spagna, Rubiales e il bacio forzato alla calciatrice: “Non mi dimetto”. Il Consiglio dello Sport: “Lo sospenderemo”. Luis Rubiales, aprendo l’assemblea della Federcalcio spagnola ha chiarito che non intende lasciare il suo incarico dopo essere stato travolto dalle polemiche per il bacio forzato alla calciatrice Jenni Hermoso durante la consegna del trofeo del Mondiale femminile. “Non mi dimetto. Non mi dimetto. Non mi dimetto. Ho ricevuto molte pressioni. Magari lunedì troveranno la formula per cacciarmi. Intendo difendermi e lottare sino alla fine. E spero che si compia la legge e siccome non c’è niente non mi aspetto niente di male”. Replica Víctor Francos, presidente del Consiglio Superiore dello Sport, parlando a nome del governo: “Rubiales, agli occhi del governo, della società spagnola e delle stesse campionesse, non è stato all’altezza della situazione, oggi non ha fatto quello che avrebbe dovuto fare. L’assemblea invece di calmare il clima, ha ravvivato la polemica. Il governo intende agire. Il cammino di Rubiales è finito: lo sospenderemo dalle sue funzioni”.

Danimarca, un disegno di legge per proibire i roghi dei testi religiosi. Il governo danese ha presentato un disegno di legge per vietare i roghi del libro sacro dell’Islam dopo i disordini scatenati in diversi Paesi musulmani dalle profanazioni del Corano sul suo territorio. La legge “proibirà il trattamento inappropriato di oggetti di significativo significato religioso per una comunità religiosa”, ha detto il ministro della Giustizia Peter Hummelgaard. Il nuovo testo sarà inserito nel capitolo 12 del codice penale, che tratta della sicurezza nazionale. “Non possiamo continuare a stare a guardare mentre alcuni individui fanno tutto il possibile per provocare reazioni violente”, ha concluso Hummelgaard. La norma si applicherà anche alle profanazioni della Bibbia, della Torah o di simboli religiosi come il crocifisso. L’autore del reato rischia una multa e una pena detentiva di due anni.

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