sabato 1 luglio 2023

Il Fatto di domani. Le connessioni della "pitonessa": chi sono i difensori di Santanchè. Ucraina, il ruolo del capo della Cia nella ricerca del negoziato. Così distanti, così determinanti: il sociologo Kokoreff su banlieue e politica

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-1-luglio-2023/

La giornata in cinque minuti

“IN AULA SENZA IMBARAZZO”: CHI SONO I DIFENSORI DI SANTANCHÈ (E PERCHÉ). Si avvicina l’appuntamento con l’informativa di Daniela Santanchè in Aula. Mercoledì prossimo 5 luglio alle 15 la ministra del Turismo dovrà rendere conto al Senato della sequela di ipotesi di illeciti messa in luce dalle inchieste del Fatto e della trasmissione Report di Rai3 nelle ultime settimane (al Fatto avevamo cominciato già un anno fa a parlarne). Sotto la lente c’è la sua attività imprenditoriale spericolata come amministratrice delegata di Ki Group e del gruppo Visibilia. Sul Fatto di oggi abbiamo rivelato come la Ki Group stia pianificando di non rimborsare 2,7 milioni di prestito Covid ricevuti dallo Stato. Nonostante tutto, Santanchè si mostra tranquilla: “Non ho alcun tipo di imbarazzo. Mercoledì prossimo andrò in Senato a rispondere tranquillamente a tutto”. Solo che il formato che ha scelto, informativa invece di question time, la mette al riparo dalle domande dei senatori: sarà libera di dire e non dire quello che vuole. “Ci metterò la faccia come ho sempre fatto da 23 anni che faccio politica”, ha dichiarato oggi, sollevando involontariamente un altro quesito: come mai in tutti questi anni nessuno tra i suoi colleghi di partito ha notato niente? Sul Fatto di domani leggerete quanto è estesa la rete di protezione di Santanchè, in politica e non solo.


L’AMBIENTE SECONDO PICHETTO FRATIN: ALLE DIPENDENZE DEL FOSSILE. Mentre la premier Giorgia Meloni incassava il nulla di fatto del vertice europeo sul dossier migranti, con il no di Polonia e Ungheria che ha bloccato l’accordo sui ricollocamenti obbligatori (e con i problemi del Pnrr irrisolti), il ministro dell’ambiente Pichetto Fratin presentava a Bruxelles il suo aggiornamento del Piano energia e clima. Nelle dichiarazioni, il ministro promette di portare l’Italia verso gli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni con un approccio “realistico” (perché la versione elaborata nel 2019 dal governo Conte 2 sarebbe stata ambiziosa). Il realismo però si traduce, leggendo le carte, nella persistenza delle fonti fossili, soprattutto il gas, e degli interessi delle grandi aziende come Eni. Come vedremo sul Fatto di domani, il governo punta a raddoppiare il gasdotto Tap per perseguire il progetto dell’“hub europeo del gas”, sui trasporti ammette che non rispetterà tutti gli obiettivi (i produttori di automobili frenano del resto la transizione all’elettrico) e prevede di ridurre delle emissioni di CO2 costruendo un maxi impianto di cattura e stoccaggio di anidride carbonica a Ravenna, già bocciato da Bruxelles ma fortemente voluto da Eni. Per il verde Bonelli, il Pniec di Pichetto-Fratin “ammazza il clima e trasforma l’Italia in un hub del gas europeo, non delle rinnovabili”. Leggi l’inserto Fatto for future di FQ Extra.


UCRAINA, I PIANI DI KIEV PER TRATTARE A FINE ANNO, IL RUOLO DEL CAPO DELLA CIA BURNS. BILANCIO DELLA VISITA DI ZUPPI A MOSCA. 500, 1000 metri al giorno, non di più. La controffensiva di Kiev in Ucraina sarà difficile, per raggiungere obiettivi ci vorrà del tempo e sarà “molto sanguinosa”. Ne è convinto il capo di Stato Maggiore congiunto degli Usa, Mark Milley, che ha parlato al raduno nazionale della stampa a Washington. La notizia più rilevante del suo discorso, però è che gli Stati Uniti stanno valutando “da molto tempo” di fornire munizioni a grappolo all’Ucraina. Le bombe a grappolo si aprono in aria rilasciando “proiettili” che si disperdono su un’area vasta e distruggono più obiettivi contemporaneamente, con evidenti probabilità di danni collaterali. A partire dal 2010 84 Paesi, tra cui l’Italia, hanno firmato una Convenzione che ne vieta l’uso, la produzione o lo stoccaggio. Stati Uniti, Russia e Ucraina non l’anno mai sottoscritta. Milley ha affermato che alcuni Alleati hanno già dato a Kiev queste bombe non intelligenti, mentre i russi le usano sul campo dall’inizio della guerra. Dagli Stati Uniti arriva però anche una notizia in controtendenza con l’escalation militare. Il direttore della Cia, William Burns, avrebbe fatto una visita top secret in Ucraina agli inizi di giugno, scrive il Washington Post, dove sarebbe stato messo al corrente del piano di Zelensky di portare avanti la controffensiva per riprendere i territori occupati dalla Russia e poi aprire le trattative per un cessate il fuoco con Mosca entro la fine dell’anno. Contemporaneamente, Matteo Maria Zuppi è tornato a Roma dopo la visita a Mosca, culminata con l’incontro con il patriarca russo Kirill. Sul Fatto di domani approfondiremo i risultati di questa lenta e faticosa marcia verso la pace e ci concentreremo sulla figura di William Burns.


FRANCIA, I FUNERALI DI NAHEL DOPO UNA NOTTE DI SCONTRI CON MILLE FERMI E MENO VIOLENZA. IL SOCIOLOGO KOKOREFF SU BANLIEUE E POLITICA. Si sono svolti oggi pomeriggio, nella moschea Ibn Badis di Nanterre, i funerali del 17enne Nahel, ucciso da un poliziotto martedì scorso. Su richiesta degli avvocati della famiglia del ragazzo, i giornalisti sono stati tenuti a distanza. Il carro funebre è stato scortato da alcuni motorini e da una folla di migliaia di persone, che ha gridato “Giustizia per Nahel”. Quasi mille i fermati dopo la quarta notte di proteste violente nelle principali città francesi. Secondo il ministro dell’interno Darmanin l’intensità degli scontri però sarebbe diminuita. Emmanuel Macron ha cancellato la visita a Berlino prevista da domani sera a martedì in cui avrebbe dovuto incontrare l’omologo tedesco Steinmeier. È la seconda volta in pochi mesi che i disordini in Francia danneggiano Macron dal punto di vista diplomatico: a marzo scorso re Carlo III aveva annullato la sua prima visita all’estero come monarca del Regno Unito, inizialmente prevista in Francia, a causa delle proteste nel Paese contro la riforma delle pensioni. Il capo dell’Eliseo ha incontrato nel pomeriggio i sindaci del Paese, mentre per la serata sono previsti altri stop ai trasporti di superficie dalle 21. Il ministero ha inviato le forze speciali anche nella regione di Lione. Sul Fatto di domani leggerete l’analisi di Michel Kokoreff, sociologo dell’Università Parigi VIII specialista dei rapporti tra istituzioni, polizia e quartieri popolari.


LE ALTRE NOTIZIE CHE TROVERETE

Femminicidio di Primavalle, il 17enne in carcere. È stato convalidato il fermo del 17enne accusato dell’omicidio di una sua coetanea a Roma. Il giovane, che deve rispondere di omicidio volontario, è stato portato nel carcere minorile di Casal del Marmo dopo l’interrogatorio del gip durato quattro ore.

Barbara D’Urso non condurrà più Pomeriggio 5. Dopo 15 anni si chiude l’era dursiana del pomeriggio dell’ammiraglia Mediaset. L’azienda, che presenterà il 4 luglio i nuovi palinsesti, ha comunicato che il contratto è in essere fino a dicembre 2023: “Canale 5 e Barbara D’Urso procederanno alla ricerca di nuovi progetti editoriali”.

Francesco Bruni, da Virzì a Scialla!Lo sceneggiatore e regista è il protagonista della nostra intervista della domenica.

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