tratto da https://www.rainews.it/tgr/lazio/articoli/2023/06/a-sezze-dieci-giorni-dopo-il-violento-nubifragio-a59dc13f-eeb2-4639-a8c0-58b82a047bc0.html
A Sezze dieci giorni dopo il violento nubifragio
Superata l'emergenza, ora si pensa alle contromisure da adottare per ridurre il rischio di dissesto idrogeologico
Asezze dieci giorni dopo il violento nubifragio che ha colpito il pontino. L'emergenza è passata, il sole torna a splendere. Ma l'incubo della pioggia, del fango e dell'acqua che hanno fatto franare strade e allagato case, soprattutto nella zona Casali, non passa. Cinque famiglie sono state evacuate. Ora sono rientrate nella loro abitazione, ma nulla è più come prima
L'ultimo tavolo con comune e prefettura venerdì scorso. I sopralluoghi sono stati effettuati, resi inaccessibili i punti critici. Ma bisogna guardare avanti. I cittadini chiedono interventi strutturali programmati su un territorio fragile. Concentrata in 3 ore la quantità di pioggia che mediamente cade in 4 mesi.
Qui si ricordano altre due alluvioni importanti: del 1995 e nel 2021. Anche in quei casi nessuna vittima. Ma c'è paura.
Il comune invoca una politica di rete. Da soli non ce la si può fare. Per contrastare il dissesto idrogeologico, servono risorse eccezionali di cui un ente locale non può disporre.
Parlano Paolo Casalini, Presidente Protezione Civile Sezze (LT) e Lidano Lucidi, Sindaco di Sezze (LT)
Servizio di Ines Siano
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