lunedì 26 dicembre 2022

Pandemia e inflazione – Il ceto medio con l’acqua alla gola tra stipendi che ristagnano, spese che lievitano e pochi aiuti dallo Stato

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/25/pandemia-e-inflazione-il-ceto-medio-con-lacqua-alla-gola-tra-stipendi-che-ristagnano-spese-che-lievitano-e-pochi-aiuti-dallo-stato/6910019/?utm_campaign=lavoro-precari&utm_medium=twitter&utm_source=twitter

Pandemia e inflazione – Il ceto medio con l’acqua alla gola tra stipendi che ristagnano, spese che lievitano e pochi aiuti dallo Stato
quando si da la precedenza ai ricchi, agli speculatori, alle aziende che non rispettano i diritti dei lavoratori, quando si consente di pagare con i voucher, si consentono guadagni assurdi alle aziende del settore elettrico ed energetico, si toglie ai poveri, ai risparmiatori, alle famiglie... Pandemia e inflazione – Il ceto medio con l’acqua alla gola tra stipendi che ristagnano, spese che lievitano e pochi aiuti dallo Stato https://www.ilfattoquotidiano.it/.../pandemia-e.../6910019/ via @fattoquotidiano Prima è arrivata la pandemia. Poi, mentre chi era finito gambe all’aria cercava di rimettersi in piedi e ripartire, la Russia ha invaso l’Ucraina accelerando la corsa dell’inflazione energetica e non. Risultato: un altro colpo ai bilanci di un ceto medio che fino al 2020 arrivava a fine mese con pochi margini ma senza eccessive rinunce. E che ora si ritrova spesso alle soglie della povertà. A dirlo sono in numeri: solo per il gas, nell’ultimo anno una famiglia tipo con contratto di maggior tutela ha speso secondo l’Authority per l’energia 1.740 euro, il 64% in più rispetto ai 12 mesi precedenti. Nonostante gli aiuti statali. Vuol dire che solo per scaldare casa e cucinare se n’è andato ben più di uno stipendio. In Italia infatti, stando all’ultima ricognizione dell’Inps aggiornata a dicembre, il reddito medio dei dipendenti nel 2021 si è aggirato intorno ai 1700 euro lordi per 13 mensilità che crollano a 750 se il lavoro è a tempo determinato e quindi discontinuo. I parasubordinati (cococo, lavoratori occasionali) sono arrivati a poco più di 1000 euro e i commercianti a meno di 1.600.
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