tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2022/03/29/carne-fatta-in-laboratorio-tra-diffidenza-e-costi-alti/6540780/
Carne creata in laboratorio, tra diffidenza e costi alti
di Sabrina Provenzani
Mangereste carne coltivata in laboratorio? No, non le alternative vegetali alla carne come Beyond Meat o Impossible Burger, fra l’altro ancora di nicchia in Italia. Ma quello che, dal punto di vista ambientale, potrebbe essere la grande speranza della produzione carnivora: la coltivazione in laboratorio di cellule animali, completamente sostitutive dell’allevamento per il consumo alimentare.
Ormai sono diversi anni che la ricerca tenta di trasformare staminali in prodotti commestibili e commercializzabili. Come riporta il New York Times in un approfondimento sul tema, gli investimenti sono rilevanti: 3 miliardi di dollari, spinti da società private come Archer-Daniels-Midland e il colosso brasiliano della carne JBS; dall’onnipresente Bill Gates; da Leonardo Di Caprio, sempre in prima fila nel supporto di scelte ambientaliste: ma anche da istituzioni come il ministero dell’Agricoltura Usa e il Fondo nazionale di investimento del Qatar.
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