giovedì 3 marzo 2022

note al progetto di biometano (Realizzazione di un Impianto per il recupero della frazione organica dei rifiuti e dei liquami bufalini, con produzione di biometano) nello stabilimento della Mira Lanza in località Mesa di Pontinia

 Spettabile Regione Lazio

D I R E Z ION E R E G ION A L E A M B I E N T E
A R E A V A L U T A Z I O N E D I I M P A T T O A M B I E N T A L E
All'Arch. Fernando Olivieri

Alla Comunità Europea Settore petizioni

Oggetto: Procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi
dell’art. 27-bis del D.Lgs.
152/2006 e s.m.i. sul progetto di "Realizzazione di un Impianto per il
recupero della frazione
organica dei rifiuti e dei liquami bufalini, con produzione di
biometano", nel Comune di Pontinia,
Provincia di Latina, in località Mesa, via Appia, Km 86,150
Società proponente: PAN-ECO IBÉRICA - ENERGIAS RENOVÀVEIS LDA
Registro elenco progetti: n. 153/2021
Comunicazione a norma dell’art. 27-bis c. 2 e 3 del D.Lgs. 152/2006 e
s.m.i.


vista la nota in oggetto chiede di essere
invitato alla conferenza dei servizi per il progetto medesimo nonché di
essere informato delle integrazioni, modifiche al progetto stesso.
Considerato che non è stata data alcuna pubblicità al progetto e che lo
stesso non risulta pubblicato nella piattaforma della Regione Lazio
settore VIA con grave discriminazione e danno alla partecipazione,
informazione al pubblico, con pericolo di ennesima infrazione
comunitaria, chiede che tale procedura venga sospesa e riavviata dandone
la corretta informazione di legge.
Da un primo esame della documentazione non ho riscontrato:
1) la disponibilità dell'area. Manca infatti il riferimento ad atto
notarile, compromesso. Ovviamente in tale compromesso dovrebbe essere
indicata la possibilità di trasformazione dell'immobile e la
destinazione d'uso di progetto. In ogni caso, considerato che le
prescrizioni sull'intervento influiranno anche sulla proprietà, deve
essere reso partecipe anche il soggetto proprietario. Il soggetto
proprietario avrebbe dovuto firmare lo stesso progetto.
2) Manca la pubblicazione del progetto per la partecipazione dei
cittadini al processo decisionale.
3) Non trovo lo studio del rispetto al piano regionale di risanamento
della qualità dell'aria;
4) non ho letto il riferimento al piano regionale dei rifiuti e al suo
rispetto, così come mi sfugge la destinazione finale del digestato.
5) Non trovo il riferimento ai punti 4., 5., 6. e 7. della Circolare del
Ministero dell'ambiente n. 1121 del 21.1.2019 e al rispetto delle
prescrizioni ivi contenute.
6) Non ho visto il computo metrico della bonifica e dismissione
dell'impianto per il calcolo della polizza fideiussoria
7) il sito della Mira Lanza risulta tra quelli da bonificare e nella
descrizione del progetto non vi è riferimento alle prescrizioni
dell'Arpa Lazio ne l'indagine di caratterizzazione aggiornata. Infatti
risultava in corso la qualificazione dei rifiuti esistenti, la rimozione
dei rifiuti solidi nella vasca del depuratore, il monitoraggio delle
matrici ambientali, la verifica sui pozzi, le analisi chimiche sui
campioni prelevati, le analisi di laboratorio del terreno, la verifica
dei livelli di contaminazione.  Nella valutazione di impatto ambientale
del progetto del mega centro commerciale della Nuova edilizia srl
approvata dall'ufficio regionale competente con parecchie prescrizioni
si informa che sono stati effettuati scavi campione dove sono stati
rinvenuti detriti derivanti da demolizione, tubazioni in ca, asfalto.
Dai fabbricati si dichiara che devono essere allontanati residui di
ossidi di ferro, carbonati calcio, sali di alluminio, calce in polvere,
reflui con tensioattivi, amianto friabile.L'area è gravata dai vincoli
della fascia di rispetto di ml 150 dall'argine del canale Linea Pio
(legge 1497 e PTPR), piano assetto idrogeologico (PAI), fascia di
rispetto archeologico già individuate come da lettera a, comma 3,
articolo 13 LR 24/98 per il vincolo idrogeologico. Sono interessati
corsi d'acqua in posizione occidentale e a nord del lotto.  Area VIA
Regione Lazio e  Fonte:
del precedente progetto per la VIA Nella descrizione dell'impatto si
dichiara la rimozione di specie vegetali che potrebbe aumentare
l'erosione, l'impatto dei venti, diminuzione umidita' maggiori
temperature, aumento dell'escursione termica. Tra gli alberi da
rimuovere, purtroppo, si dichiara anche di alberi di alto valore storico
testimoniale. Per mitigare tale impatto dovranno essere messe a dimora
almeno 623 alberi di alto fusto (acero campestre). Le indagini condotte
con il magnetometro hanno evidenziato alcune anomalie con successivo
approfondimento con tomografia elettrica con una decina di siti anomali
a rischio dove procedere con pozzetti esplorativi che hanno fatto
rinvenire detriti, tubazioni, asfalto sepolti sotto terra. Negli
interventi di mitigazione viene evidenziato il forte impatto naturale,
ambientale e architettonico sulla strada Appia che muterà completamente
il suo aspetto ultra centenario. Tale impatto ovviamente non può essere
risolto e vanno realizzate opere di genere diverso sulle rotatorie
necessarie per garantire la sicurezza stradale. Anche per questo si
prevede di riqualificare il Mausoleo di Clesippo con estirpazione delle
essenze vegetazionali, pulitura con sabbiatura del Mausoleo stesso e la
posa in opera di segnaletica informativa, la staccionata in legno,
panchine di sosta e lampione alimentato da impianto fotovoltaico.
8) Nella precedente valutazione VIA del progetto sullo stesso sito del
centro commerciale per la Nuova edilizia srl, si prevedeva la rimozione
di tutti i materiali contenenti amianto, indagine ambientale su tutto il
sito, indagini chimico-fische su campioni di terreno, acque sotterranee.
Infine demolizione e ricostruzione con cambio di destinazione d'uso.
L'area è gravata dai vincoli della fascia di rispetto di ml 150
dall'argine del canale Linea Pio (legge 1497 e PTPR), piano assetto
idrogeologico (PAI), fascia di rispetto archeologico già individuate
come da lettera a, comma 3, articolo 13 LR 24/98 per il vincolo
idrogeologico. Sono interessati corsi d'acqua in posizione occidentale e
a nord del lotto. Per tali indagini occorre chiedere informazioni alla
Soprintedenza Archeologica che dovrà coordinare eventuali interventi. Si
affermava che il recupero avverrà in un'area molto compromessa per
manufatti obsoleti, degradati. Devono essere messe in sicurezza e
bonificate addirittura le acque superficiali e le falde sotterranee.
Finora si dichiarano allontanate dal sito le materie prime, le parti
metalliche (serbatoi, macchinari) e una parte del materiale contenente
amianto (la copertura dei fabbricati per una superficie di circa 8.500
mq), lastre in alluminio e altro. Sono in corso invece la qualificazione
dei rifiuti esistenti, la rimozione dei rifiuti solidi nella vasca del
depuratore, il monitoraggio delle matrici ambientali, la verifica sui
pozzi, le analisi chimiche sui campioni prelevati, le analisi di
laboratorio del terreno, la verifica dei livelli di contaminazione.
Finora si dichiara che tutti gli esami di inquinamento rientrano nella
norma.  Dai fabbricati si dichiara che devono essere
allontanati residui di ossidi di ferro, carbonati calcio, sali di
alluminio, calce in polvere, reflui con tensioattivi, amianto friabile.
Si chiede pertanto di sapere se è stata aggiornata la caratterizzazione
dei rifiuti e se sono state ripetute le indagini ambientali su suolo e
sottosuolo.
Conclusione: per le motivazioni sopra esposte si chiede che il progetto
venga aggiornata dandone la corretta informazione.

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