sabato 25 dicembre 2021

La denuncia di Medici senza Frontiere: "In Africa arrivano gli scarti dei vaccini, e a farne le spese sono donne e bambini"

 tratto dalla newsletter de ilfattoquotidiano

I nostri scarti: quelli che non usiamo più o quelli in scadenza. Sono i vaccini che mandiamo all’Africa, una sorta di carità sanitaria che – la variante Omicron lo dimostra – ci si sta ritorcendo contro. Claudia Lodesani è un’infettivologa, ma è anche la presidente della sezione italiana di Medici senza Frontiere. L’organizzazione umanitaria compie 50 anni ed è allora l’occasione per fare il punto sulle crisi mondiali. Non solo la pandemia da Covid-19, ma anche le guerre e il cambiamento climatico. E perché ce ne occupiamo, A Parole Nostre? Perché, come ci racconta la stessa Lodesani intervistata da Elisabetta Ambrosi, le vittime indirette di tutto questo sono donne e bambini.

Nessuna di loro, ahinoi, finirà nei libri di storia. Così come non finiscono nelle nostre piazze le statue delle scienziate o delle donne di cultura che hanno reso (e rendono) grande il nostro Paese. Ci finiscono piuttosto mondine, lavandaie, spigolatrici, madri amorevoli e tutte, o quasi, per mano maschile. Nel senso che i pochissimi (171) monumenti femminili che troviamo per le strade sono stati realizzati da artisti uomini, spesso con fattezze sexy o provocanti. Paolo Dimalio ha studiato la mappa definitiva appena pubblicata dall’associazione “Mi riconosci”.

Ed è giusto sottolinearlo perché spesso le stesse donne, camminando, non se ne rendono conto. Per questo è fondamentale che le nuove generazioni crescano con modelli differenti. Persino sui social. Nell’era degli e delle influencer, Guido Biondi ha sentito Carolina Victoria Benvenga, attrice e conduttrice per ragazzi con oltre cinquecentomila iscritti al canale YouTube e centomila followers su Instagram. E con lei ha parlato della responsabilità nei confronti dei più piccoli, specialmente nel contrasto alle fake news sui vaccini anti-Covid.

Ci vogliono impegno e un po’ di coraggio. Doti che certo non mancavano a Marie Curie o a Lady Diana: mogli che non solo si sono riprese la scena sui propri mariti, ma che saranno ricordate più e meglio di loro. Angelo Molica Franco firma la seconda puntata del suo racconto sulle “vendette” femminili.

Infine un appuntamento editoriale: Elsa Emmy ha dato alle stampe il suo “Diario di una ragazza per bene”, un viaggio alla ricerca di un Paese in cui “essere femmina non è un difetto”. Giuseppe Cesaro l’ha letto per noi.

Buona lettura

A cura di Silvia D’Onghia

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I 50 anni dell'Ong

Lodesani (Msf): “In Africa pochi vaccini e scadenti, ora paghiamo tutti”

Infettivologa, è la presidente dell'organizzazione umanitaria: “Non si tratta solo di equità sociale, ma diventa una questione di salute pubblica. E se la uniamo al cambiamento climatico e alle guerre, vediamo che le vittime indirette sono soprattutto donne e bambini”

di Elisabetta Ambrosi

Il corpo (sexy) delle statue

Monumenti, la memoria delle donne la scolpiscono solo gli uomini

In Italia si contano 171 opere con soggetti femminili: pochissime, a Milano solo una su 121. Nessuna scienziata, ma tante mondine, lavandaie, religiose e madri amorevoli. Le eroine da ricordare sono quelle che vivono solo per gli altri

di Paolo Dimalio

L'intervista

Carolina Benvenga: “Non tutte le influencer vengono per nuocere”

Cinquecentomila iscritti al suo canale YouTube e centomila followers su Instagram, con un pubblico giovanissimo: “Parlare ai bambini è una grande responsabilità”. Su Rai Yoyo il 24 dicembre puntata speciale dedicata al Natale con Topo Tip

di Guido Biondi

La vendetta delle mogli

Marie Curie, la due volte Nobel che prese la cattedra del marito Pierre

Laureata in Fisica, e poi in Chimica e Matematica, alla morte di Pierre strappò il suo ruolo all'Università di Parigi, nonostante il chiacchiericcio per una sua relazione (da vedova). Di Lady Diana e di come si è presa la scena (e l'eternità) sappiamo; ma anche di Maria ce n'è una sola, mentre di Maurizio ce ne sono tanti

di Angelo Molica Franco

In libreria

Franca di nome e di fatto: nascere donna e combattere per esserlo davvero

Con “Diario di una ragazza per bene” Elsa Emmy firma un’opera che racconta una nascita. O, meglio, la faticosa gestazione che la precede: un viaggio alla ricerca di “un paese dove essere femmina non è un difetto”

di Giuseppe Cesaro

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