di Giulio Vulcano, ricercatore e attivista

"La crescita economica dipende dall’aumento di produzione e consumo di risorse, generando effetti dannosi oltre i limiti naturali e sociali, erodendo la biodiversità, la stabilità climatica, la salute e il benessere. Le evidenze dimostrano che né il disaccoppiamento completo tra crescita e impatti, né un’economia circolare al 100% (specie se legata alla crescita) sono fisicamente possibili. Sono i messaggi chiave che emergono nel 2021 dal rapporto “Crescita senza crescita economica” dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) e dai suoi studi prospettici di scienze complesse.

Secondo l’EEA la post-crescita, l’economia della ciambella, la decrescita sono alternative che offrono preziose intuizioni per ripensare e riorganizzare il progresso. Le politiche per un futuro sostenibile e giusto richiedono non tanto soluzioni tecnologiche e digitali quanto profondi cambiamenti nelle pratiche sociali, nell’immaginazione e nei modi di produzione e consumo. La crescita è radicata culturalmente e istituzionalmente perciò le barriere al cambiamento vanno affrontate in modo conviviale."