"Eni è stata diffidata dalla Rete Legalità per il Clima, network di giuristi che si occupa di questioni climatiche e che ha curato la redazione dell’atto di citazione contro lo Stato italiano nel primo giudizio climatico lanciato nel nostro Paese. La Rete ha chiesto a Eni, in qualità di “unità economica di impresa pubblica italiana multinazionale” di abbattere subito le emissioni di gas serra provocate, dirette e indirette, di rispettare concretamente un livello di emissioni compatibile con il target di lungo termine indicato dall’articolo 2 dell’Accordo di Parigi, riconosciuto dalla comunità scientifica e che Eni stessa ha dichiarato di voler accettare, di “abbandonare, entro e non oltre il 2022, qualsiasi finanziamento al fossile (come indicato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, ndr), nonché escludere la produzione di idrogeno blu”. E c’è una data, il 10 novembre 2021, entro la quale se la multinazionale non delibererà quanto chiesto, si annuncia una citazione in giudizio."