<“È l’ennesimo decreto che in nome della velocità modifica le norme esistenti, imponendo alle amministrazioni nuovi sforzi per adeguarsi. Ma il problema sono proprio le amministrazioni, che hanno subito un depauperamento drammatico a causa dei tagli fatti negli anni dell’austerità. Se mancano le competenze tecniche, queste misure sollecitatorie servono a poco”. Francesco Merloni, già ordinario di Diritto amministrativo a Perugia e consulente dell’Ocse, ha retto l’Autorità nazionale anticorruzione tra la presidenza di Raffaele Cantone e la nomina del nuovo numero uno Giuseppe Busia. Di appalti pubblici e norme per contrastare la corruzione nella pa si occupa da molti anni. Il suo giudizio sul decreto Semplificazioni approdato martedì in Gazzetta ufficiale non fa ben sperare nelle chance del provvedimento di portare i risultati attesi dal governo Draghi in termini di realizzazione rapida delle opere del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Anche stavolta, spiega, invece che affrontare di petto il punto cruciale – le stazioni appaltanti da rafforzare – si insiste con le procedure emergenziali in deroga al Codice appalti. “Se non invertiamo l’ordine dei problemi e non recuperiamo prima capacità amministrativa, non ce la faremo a concludere i progetti nei tempi previsti”.>