domenica 27 dicembre 2020

UN BILANCIO La bozza del piano dirotta molte risorse su bonus e sgravi legati alla transizione ecologica. Il beneficio ambientale rispetto ai costi è basso e l’impatto sull’economia incerto (dall'articolo di Giorgio Ragazzi): "Molto “verde”, poca crescita Cosa manca al Recovery plan". "L’ERRORE LE GRANDI OPERE COME IL TAV NON AIUTANO NEPPURE IL PIL"


 IL FATTO QUOTIDIANO Lunedì 21 Dicembre 2020 IL DIBATTITO

APERTO

SUL PNRR

IL PIANO nazionale per

la ripresa e la resilienza

non è ancora stato

approvato dal Consiglio

dei ministri. La bozza però

c’è: prevede di impiegare

193 miliardi, di cui quasi

80 di sovvenzioni

(la parte davvero rilevante)

e il resto prestiti. Il 35%

delle risorse, quasi 70

miliardi, è destinato

alla transizione ecologica,

il 20 al digitale. Mancano

i dettagli su tutti

i progetti, e potrà essere

modificato, ma è possibile

una prima valutazione

Iniziamo con Giorgio

Ragazzi, economista

esperto di trasporti

Nessun commento:

Posta un commento