sabato 1 agosto 2020

La discarica di Borgo Montello, a Latina, in passato al centro di vicende giudiziarie e situata su terreni oggi sottoposti a confisca, presenta criticità significative che non possono più essere ignorate

COMUNICATO STAMPA


Roma, 31 luglio 2020 - La discarica di Borgo Montello, a Latina, in passato al centro di vicende giudiziarie e situata su terreni oggi sottoposti a confisca, presenta criticità significative che non possono più essere ignorate. A portarle alla luce è un’interrogazione depositata dall’On. Stefano Vignaroli, presidente della Commissione d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, con le firme dei deputati Massimo Baroni e Ilaria Fontana (M5S), in cui gli interroganti chiamano a rispondere i ministeri dell’Interno e dell’Ambiente.
Il sito è al centro di due progetti di ampliamento (uno tramite la sopraelevazione di un lotto esistente e l’altro attraverso la futura realizzazione di un nuovo lotto), mentre al primo posto dovrebbe essere messa la bonifica del sitodi Borgo Montello. Questa attività però oggi è esclusa in maniera indebita da una clausola del contratto di locazione dei terreni.
A seguito della confisca dell’area su cui sorge il sito, di proprietà della Capitolina Srl, infatti, l’amministrazione dei beni è passata di diritto all'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. È stata proprio quest’ultima ad autorizzare la Capitolina Srl ad affittare, con contratto del 9 novembre 2018, l’area alla Ecoambiente Srl, società che già dal 1998 gestiva il sito. Nel contratto si annida però una grave anomalia: una clausola che non consente lo svolgimento di attività di bonifica dei terreni, in aperta violazione sia dell’autorizzazione integrata ambientale (Aia) della discarica e dei provvedimenti di bonifica del Comune di Latina, sia del Testo unico ambientale, che anzi sancisce l’obbligo di bonifica per il gestore di un impianto di trattamento e smaltimento dei rifiuti.
A questo aspetto si aggiungono altre criticità ambientali. Ad oggi, infatti, mentre si procede con l’ampliamento della discarica, sono stati riscontrati sia il mancato completamento delle operazioni di bonifica ed il capping del lotto S0, sia gravi rischi per l’ambiente e la salubrità considerata anche la vicinanza di case sparse e aziende agricole.


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Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati
Veronica Ulivieri
ufficio stampa 
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