lunedì 1 giugno 2020

Antonio Dal Cin e il TAR, ma c'è sopratutto da fare prevenzione e da salvare altre vite umane dall'amianto



Una lunga storia di dolore e passione, come quella subita da Antonio Dal Cin come ammirevole servitore dello stato, non può essere racchiusa in un articolo, una pagina o una causa. Oltre ai dati certificati, riassunti in modo preciso nell’articolo (vedere  https://onanotiziarioamianto.it/caso-dal-cin-lavvocato-ezio-bonanni-ricorre-al-tar/?fbclid=IwAR1n9wRPCBplDnot1dkAlulf6KKM_7cEyYCqxLnjdxK1YMd2L821-jrKx6w) dell’avvocato Ezio Bonanni per ONA, ci sono tante situazioni che non si possono quantificare e quindi risarcire. Forse, in tempi di Covid 19, c’è chi può aver vissuto, in poco tempo, un’esperienza lunga come quella di Antonio, in ogni caso l’opinione pubblica può meglio comprendere paura, angoscia e incertezza. Ci sono altri aspetti da sottolineare quindi, oltre alla precisa ricostruzione dell’Avvocato Bonanni e che sono ugualmente importanti per Dal Cin che ha affrontato un lungo e gravoso percorso affinchè la sua esperienza non sia inutile o fine a se stessa. Intanto prevenire che altri possano vivere un calvario simile. Purtroppo altri si sono già arresi e sarebbe un giusto risarcimento per i familiari riconoscere un congruo risarcimento per la perdita subita pur impagabile. Dal Cin appunto si è battuto e si batte per evitare la stessa sorte, lo stesso pericolo non solo agli altri militari, ma a tutti i lavoratori e cittadini, spesso ignari, sicuramente incolpevoli. Non sappiamo se Antonio sia vittima di incapacità o di superficialità, questo, speriamo, lo stabilirà il tribunale, ma è sicuramente fondamentale evitare nuovi casi. E’ quindi necessario informare per prevenire, il conoscere è sempre la base per sconfiggere il male, gli errori. Non ci possono essere ragione di costi, economiche che possano mettere a rischio la salute, la qualità della vita. Nessun costo può giustificare di mettere a repentaglio chi lavora o chi semplicemente vuole giustamente vivere in un ambiente salubre. Sicuramente qualcuno dovrà rispondere delle scelte sbagliate per una persona malata, per motivi di lavoro, come Antonio. Questo deve insegnare a non ripetere lo stesso errore. Domani è il due giugno, festa di una Repubblica fondata sul lavoro ma che deve garantire anche la salute pubblica. In questo periodo le Forze Armate sono state, insieme ai Medici e agli Infermieri, con grande impegno, abnegazione, la barriera contro il diffondersi del coronavirus, anche con il rischio della propria incolumità per il bene della collettività, per la tutela della salute di tutti noi. Per difendersi l’organizzazione sanitaria messa a rischio. Lo stesso atteggiamento deve avvenire contro la diffusione delle patologie asbesto correlate all’amianto e alla sua esposizione. Al di là della giusta, notevole difesa dell’Avvocato Bonanni, dobbiamo elevare anche l’impegno sociale e civile, morale e umano di Antonio Dal Cin, per la tutela e la prevenzione dell’intera società.

Caso Dal Cin: “L’avvocato Ezio Bonanni ricorre al TAR”
Il ricorso del Presidente ONA Ezio Bonanni
A difendere Antonio Dal Cin è il Presidente ONA, Avv. Ezio Bonanni, che ha presentato istanza di ricorso al TAR, presso la Sez. II^ TER – R.G.N. 9826/2012.
Pubblichiamo il testo integrarle della memoria difensiva presentata in vista dell’Udienza Pubblica del 5.6.2020...
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“Sapevano che ero malato e non dovevano trasferirmi. L'hanno fatto e mi ci hanno lasciato, nonostante quanto da me evidenziato nel contenuto della relazione in allegato, con tanto di protocollo depositata alla Guardia di Finanza”.Così esordisce Antonio Dal Cin, militare della Gdf in congedo

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