di Andrea Tundo il fatto quotidiano online Un totale di 4.700 esuberi nei prossimi 3 anni, circa 3mila già dai prossimi mesi. È questa la condizione posta da ArcelorMittal per restare a Taranto. Dal 2020 la multinazionale dell’acciaio intende licenziare 2900 persone per portare avanti il nuovo piano industriale e un’altra tornata di esuberi – circa 1.800 lavoratori – è prevista nel 2023, quando verrà spento l’altoforno 2 e attivato un forno elettrico in grado di garantire 1,2...
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Condizioni pesantissime della multinazionale per restare: forza lavoro ridotta del 40 per cento nel 2023. Come "contropartita" la trasformazione di una parte della produzione - circa un quinto - con forno elettrico. Chiesta anche "ricontrattazione" dell'accordo di secondo livello. I sindacati: "Non ci sono le condizioni per aprire confronto". Patuanelli: "Passi indietro, il governo presenterà un suo piano industriale ecosostenibile. Lo Stato è disposto a investire"
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