mercoledì 4 settembre 2019

Arcelor rischia di restare senza carbone per sequestro banchine: “Migliaia di tonnellate coi tir da Brindisi per 6-8 mesi”. Il sindaco insorge

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ArcelorMittal ha una nuova difficoltà: non riesce ad assicurare il fabbisogno giornaliero di materie prime per alimentare il siderurgico di Taranto a causa del sequestro di alcune banchine nel porto jonico in seguito al crollo di una gru che provocò la morte dell’operaio Cosimo Massaro lo scorso 10 luglio. Senza materiale ferroso e carbone, nonostante la marcia ridotta degli impianti per la crisi del mercato, il siderurgico non può produrre.
Mancano 30mila tonnellate al giorn...
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ILFATTOQUOTIDIANO.IT|DI ANDREA TUNDO
ArcelorMittal ha una nuova difficoltà: non riesce ad assicurare il fabbisogno giornaliero di materie prime per alimentare il siderurgico di Taranto a causa del sequestro di alcune banchine nel porto jonico in seguito al crollo di una gru che provocò la morte dell’operaio Cosimo Massaro lo scorso...

Dall'incidente che provocò la morte di un gruista lo scorso 10 luglio, le banchine usate per lo scarico del carbone a Taranto sono sotto sequestro. Ad ArcelorMittal mancano quindi 30mila tonnellate di materie prime al giorno e sarà così per per almeno 6-8 mesi. La multinazionale intende portarle da altre città fino al capoluogo jonico con centinaia di tir. "Necessario" lo sbarco nel porto di Brindisi, ma il sindaco ambientalista Riccardo Rossi annuncia il no: "Assolutamente contrari"

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