mercoledì 26 giugno 2019

ancora emissioni odorigene moleste dalla discarica di via Monfalcone Borgo Montello Latina e richiesta di accesso agli atti

Anche oggi in diversi orari, durante la giornata, anche in base alle condizioni del vento, si sono sviluppate, le 
emissioni odorigene moleste, di tipo e intensità diversa rispetto al 
solito, dalla discarica di Borgo  Montello verso le abitazione site in 
via Monfalcone (tra Borgo Bainsizza e Montello).
 
Inoltre, come richiesto più volte, ma non si è mai avuto risposta, 
considerato che per la discarica di Borgo Montello, nelle autorizzazioni 
rilasciate, tra le prescrizioni si indica:

si chiede di sapere, inoltre, sempre in materia di richiesta di accesso 
agli atti in materia ambientale regolato dal D. Lgs. 195/2005:
a) se la mancata attuazione della gestione post mortem possa 
corrispondere ad un mancato rispetto della normativa ambientale;
b) se la eventuale mancata richiesta / imposizione, da parte della 
Regione Lazio, della Provincia di Latina, del Comune di Latina della 
gestione post mortem, al completamento dei volumi autorizzati possa 
significare omissioni in atti di ufficio;
c) se vi sia stato l'adempimento alle prescrizioni relative alle 
autorizzazioni sulle emissioni che, tra l'altro comprendevano:
ci) a)    con cadenza annuale dovrà essere effettuato uno studio sulla 
presenza del gas di discarica
al di fuori della discarica stessa, anche nel suolo e nel sottosuolo. In 
caso di superamento
dei limiti previsti, dovrà attivare l’apposito piano di intervento;
b) il gestore dovrà monitorare il gas di discarica fornendo la quantità 
di biogas prodotta.
Dovrà, inoltre, con cadenza mensile, monitorare i seguenti parametri 
CH4, CO2, O2 e
con cadenza semestrale i seguenti parametri: H2, H2S, Polveri totali, 
NH3. Eventuali
scostamenti significativi rispetto all’andamento teorico previsto, 
dovranno essere
comunicate all’ARPA Lazio e all’Autorità Competente per le valutazioni 
del caso;
  con cadenza semestrale per il primo anno e, qualora non si rilevino 
criticità, annuale
c)    successivamente, il gestore dovrà procedere alla verifica delle 
emissioni diffuse in
atmosfera, individuando, sentita l’ARPA Lazio, almeno due punti di 
prelievo lungo la
direttrice principale del vento dominante nel momento del campionamento, 
a monte e a
valle della discarica;

si chiede:
1)    di inserire le segnalazioni sulle emissioni odorigene moleste 
nell’esame dei progetti e dei controlli in corso relativi agli impianti 
nell’area della discarica di Borgo Montello;
2)    di avere le esame e le analisi condotte in merito alle condizioni 
ambientali all’interno e all’esterno della discarica di Borgo Montello;
3)    di avere copia dello studio sulla presenza annuale del gas di 
discarica al di fuori della stessa discarica (vedere lettera a) di cui 
sopra);
4)    di avere copia del monitoraggio di discarica fornito dal gestore e 
il monitoraggio mensile di H2, H2S, Polveri totali, NH3;
5)    di avere copia della verifica delle emissioni diffuse in atmosfera 
e dei prescritti pareri dell’Arpa Lazio (vedere lettera c) di cui 
sopra).
Anche se non è rinvenibile un riferimento espresso alle emissioni 
odorigene, le stesse debbono ritenersi ricomprese nella definizione di 
«inquinamento atmosferico» e di «emissioni in atmosfera», poiché la 
molestia olfattiva intollerabile è al contempo sia un possibile fattore 
di «pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente», che di 
compromissione degli «altri usi legittimi dell'ambiente», ed in sede di 
rilascio dell’autorizzazione, dovendo essere verificato il rispetto 
delle condizioni volte a minimizzare l’inquinamento atmosferico (infatti 
per l’art. 296, comma 2, lett. a, del Dlgs. 152/2006, il progetto deve 
indicare le tecniche adottate per limitare le emissioni e la loro 
quantità e qualità), possono pertanto essere oggetto di valutazione 
anche i profili che arrecano molestie olfattive facendo riferimento alle 
migliori tecniche disponibili.”
Si richiamano a tal riguardo alcune espressioni della Giurisprudenza:
A) In caso di emissioni moleste il Giudice applica, come è noto,  l’art. 
674 del c.p. Getto pericoloso di cose “Chiunque getta o versa, in un 
luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di 
altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, 
ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, 
di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito…….”
Inoltre:
B) Nel  d.lgs 03.04.2006 n.152 all’art.177, che introduce le 
disposizioni generali della parte quarta relativa alle norme in materia 
di gestione di rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, si legge che 
“..4. I rifiuti sono gestiti senza pericolo per la salute dell'uomo e 
senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio 
all'ambiente e, in particolare:…. senza causare inconvenienti da rumori 
o odori;”
Inoltre:
C ) Nell’ allegato terzo alla parte quarta del d.lgs.n. 152/06 e sm, in 
cui sono indicati i criteri generali da adottare in materia di bonifica 
e messa in sicurezza, si legge che gli interventi di bonifica e di messa 
in sicurezza devono essere condotti secondo criteri tecnici generali e 
fra questi criteri si trova l’indicazione di”.. “evitare ogni rischio 
aggiuntivo a quello esistente di inquinamento dell'aria, delle acque 
sotterranee e superficiali, del suolo e sottosuolo, nonché ogni 
inconveniente derivante da rumori e odori”.
Inoltre:
D ) Nel  D.M. 5 febbraio 1998 “Individuazione dei rifiuti non pericolosi 
sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli 
articoli 31 e 33 del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 si legge all’art.1 
che ” Le attività, i procedimenti e i metodi di recupero di ciascuna 
delle tipologie di rifiuti, individuati dal presente decreto, non devono 
costituire un pericolo per la salute dell'uomo e recare pregiudizio 
all'ambiente, e in particolare non devono: ……. causare inconvenienti da 
rumori e odori;”
Inoltre:
E ) Nel  D.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36 (1).”Attuazione della direttiva 
1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti si legge ” Devono essere 
previsti sistemi e/o misure atte a ridurre al minimo i disturbi ed i 
rischi provenienti dalla discarica e causati da: ….- emissione di odori 
e polvere” . A maggior conferma, ciò dovrebbe essere da applicarsi a 
impianti di recupero rifiuti.
La grave situazione odorigena, testimoniata da 340 Cittadini che hanno 
sottoscritto altrettante schede indicanti l’ origine e l’ entita’ dei 
fetori emessi dalla Acea Ambiente Aprilia, dimostra viceversa che tutte 
le suddette prescrizioni vengono disattese.
I punti  principali di emissione dei miasmi sono posti nei due  settori 
di biofiltraggio, come  oramai testimoniato dagli stessi Cittadini che 
ne hanno localizzato  l’origine seguendo la direzione del vento e 
risalendo alle due fonti.
Su questa base in data 15 luglio 2017 sono state raccolte le schede di 
testimonianza di 340  Cittadini che possono essere consultate a 
richiesta in qualsiasi momento.
All’ Arpa Lazio, Direzione Tecnica e Divisione Atmosfera ed Impianti è 
demandato il controllo dell’ efficienza dei biofiltri. Pertanto, a 
questo Ente il Comitato rivolge  in prima battuta le seguenti domande:
a) Sono stati fatti controlli aggiornati ed analitici dei  biofiltri 
secondo la  metodologia prescritta US EPA TO- 15 Arpa Lazio 
gascromatografia massa gc/ms (Piano Monitoraggio e Controllo Modello 
Arpa Lazio N° G08 7/7/ 2015) ?

b) Sono state redatte, su questo tema, relazioni ufficiali, debitamente 
firmate e controllate, corredate di dati analitici?

c) Sono state mai eseguite, per tutta l’ area circostante l’ Impianto, 
analisi degli odori molesti secondo le norme UNI EN / 13725 :2004 ; UNI/ 
10169 :2001 ; UNI EN 13284-1 :2003 CALCOLO  MISURA CONCENTRAZIONE 
(oue/m3 EN 13725) ;
CALCOLO  ORE  DI ODORE  METODO  GIRL (geruchsimmission 13 /5/1998) 
G.O.O.A  tecnica olfattometrica dinamica?
f) E’  stato mai realizzato uno studio epidemiologico della zona  ed uno 
studio della dispersione degli inquinanti odorigeni come fatto in altre 
Regioni (Es. Lombardia) ?

g)  E’ stato mai fissato il  limite d’emissione in termini di unità 
olfattometriche /metro cubo (dal momento che di tale valore non vi è 
traccia nell’ AIA)?

h) Sono mai state fatto da parte dell’Arpa verifiche sui biofiltri con i 
metodi ufficiali suesposti e con la metodologia UNI EN 13725/2004?
Si chiede di conoscere, sempre in materia di accesso agli atti regolati 
dal D. Lgs. 195 /2005, la causa e i probabili danni alle persone e alla
colture circostanti, nonchè le analisi e le verifiche
effettuate.L'evidente privazione della qualità della vita, dell'uso
della proprietà privata e della dignità umana continua senza soste a
causa di quelle che secondo ArpaLazio e Asl di Latina sono le
autorizzazioni illegittimi senza rispetto delle distanze di legge e
delle prescrizioni.
Si informa che, qualora perdurasse il mancato intervento potrebbero
peggiorare le gravi condizioni di salute delle persone che vivono a
ridosso della discarica tale atteggiamento omissivo delle Istituzioni
equivarrebbe ad abbandono di persone in stato di necessità.
Grazie dell'attenzione e della sensibilità:Distinti saluti.


Messaggio di posta certificata



Il giorno 25/06/2019 alle ore 23:00:32 (+0200) il messaggio
"ancora emissioni odorigene moleste dalla discarica di via Monfalcone Borgo Montello Latina e richiesta di accesso agli atti " è stato inviato
indirizzato a:
sezione.latina@arpalazio.legalmailpa.it protocolloaoo10@pec.ausl.latina.it segreteria.sindaco@pec.comune.latina.it servizio.ambiente@pec.comune.latina.it MATTM@pec.minambiente.it ufficio.protocollo@pec.provincia.latina.it urp@provincia.latina.it VIcommissione-cons@regione.lazio.it folivieri@regione.lazio.it ftosini@regione.lazio.it gpernarella@regione.lazio.it urp@regione.lazio.it ciclo_integrato_rifiuti@regione.lazio.legalmail.it
Il messaggio originale è incluso in allegato.
Identificativo messaggio: opec292.20190625230032.25917.371.1.66@pec.aruba.it

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