domenica 24 febbraio 2019

Non chiamatela calamità naturale, ancora danni dopo il 29/10 e il 25/11 in provincia di Latina


Gelo, neve e forte vento: è allerta meteo al Centro-Sud. Quattro morti nel Lazio
“non chiamatelo maltempo” scrivevano decine di studiosi e scienziati all'indomani dei danni del 29 ottobre scorso non solo in provincia di Latina. “dobbiamo prendere atto che c'è in atto un cambiamento del clima irreversibile, con il quale dobbiamo convivere” ha dichiarato il sindaco di Terracina, Procaccini, il 26 novembre dopo nuovi danni da maltempo e la voragine sulla Pontina. Terracina era stata colpita pesantemente anche ilo 29/10. Come previsto da tanti esperti questo tipo di eventi estremi saranno sempre più frequenti e intensi e quindi c'era da aspettarselo. Non deve certo una sorpresa l'evento di ieri particolarmente intenso. Solo gli idioti (e quelli interessati alla speculazione sui danni come quelli che sghignazzano dopo le disgrazie), dopo tutti questi avvertimenti, prove, previsioni continua come se il pericolo non esistesse. La pianura pontina e quella fondana, secondo diversi studi di scienziati a livello mondiale, con l'aumento delle temperature in atto potrebbero tornare sott'acqua. Come abbiamo visto non è solo l'unico effetto di questo cambiamento in atto che ci sta portando velocemente ad una tropicalizzazione. Solo gli imbecilli (o interessati dalla speculazione) possono continuare a pretendere opere che favoriscono, secondo gli scienziati, il cambiamento climatico, l'erosione, il consumo di suolo, l'impermeabilizzazione, la deviazione dei corsi d'acqua o lo stravolgimento idraulico. Strade o porti o cementificazioni sono sempre più devastanti. Una persona saggia dovrebbe chiedere che questa pseudo classe politica e pseudo classe dirigente investa invece sulla prevenzione degli eventi e della loro gravità. Anzitutto con la cura e la manutenzione del verde pubblico, delle fasce frangivento, con il controllo, la verifica e la manutenzione delle opere d'arte, infrastrutture, strade, ponti, passi carrabili, reti elettriche e telefoniche. Se c'è un crollo generalizzato di pali telefonici o elettrici o di tralicci o cartelli pubblicitari o stradali è evidente che o non sono stati installati come l'esperienza attuale insegna. Oppure devono essere verificati nella loro stabilità periodicamente. Altrimenti non si spiega che dopo 4 mesi ancora devono essere interamente ripristinati. Certo le aziende telefoniche si fanno pagare la bolletta (nel tutto compreso) sia se la linea funzione sia se è fuori servizio. Questo spiega perché non ci sia alcuna fretta da parte di queste aziende a ripristinare linee telefoniche e internet. Solo uno stolto continua ad osservare danni sempre maggiori senza intervenire. (immagine "Ansa" tratta da https://www.repstatic.it/content/nazionale/img/2019/02/23/202309883-5eb3be7f-b35b-4fa9-b570-c108eb32c708.jpg)

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