venerdì 22 febbraio 2019

Il fallimento di decenni di una politica sbagliata (e anche di processi, inchieste sequestri per corruzioni, tangenti) stanno portando al dissesto totale della rete viabile e delle infrastrutture per non aver voluto investire sulla mobilità pubblica, sostenibile, sul trasporto su rotaia e sulla regolare manutenzione e messa in sicurezza delle strade. Adesso la provincia di Latina si scopre senza soldi. Sarebbe bastato per esempio, far pagare il canone per i passi carrabili eliminati per motivi elettorali. Anche controllare i lavori e far restituire i soldi di tangenti oppure imponendo di rifare lavori mal (o mai) eseguiti. Adesso è tardi e servono milioni di euro speriamo non facciano la fine di quelli stanziati 18 anni fa per la messa in sicurezza della Ss 148 Pontina e della SS 7 Appia. Tutti a caccia di finanziamenti per la mobilità sostenibili e le piste ciclabili. Per colpa della pessima classe dirigente(complice anche le associazioni di categoria che non controllano o che non aiutano i indirizzano) economia pontina in continua recessione, perdita di posti di lavori, riduzione di compensi e stipendi, quando vengono pagati, Edilizia e turismo sono i settori che maggiormente trainano al ribasso il territorio. Balneari furiosi contro la classe dirigente che non attua le cure dovute contro l'erosione. Nel novembre 2002 al Circeo importante convegno con esperti internazionali che indicava nel ripascimento morbido e nella lotta alla cementificazioni e ai porti l'unica strada... altri 17 anni persi e nessuna soluzione valida all'orizzonte. Il sistema tecnoreef non è la medicna giusta.


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