lunedì 31 dicembre 2018

L'Italia dei veleni e dell'amianto, l’Italia che muore in silenzio!

Ha lanciato tanti appelli Antonio Dal Cin per prevenire malattie professionali e sociali, tutte causate da inquinamento, a volte per incapacità o scarsa sensibilità. Migliorare l'ambiente, le strutture, le case, i posti di lavoro è necessario per difendere tanti innocenti altrimenti destinati a soccombere prima del tempo o semplicemente per una migliore qualità della vita. Anche per dare un futuro a quelle che dovrebbero essere le nuove generazioni e che, a causa dell'inquinamento, non nascono oppure vengono al mondo già segnati. La sua battaglia universale è fatta di un grido di dolore, di rispetto anche dei diritti civili e sociali, ma anche di speranza perchè l'unica specie umana può vivere e non soltanto sopravvivere per i troppi veleni spesso silenti.
Ecco il suo appello che pubblico volentieri e integralmente:


La storia insegna, ma non ha scolari, visto che andiamo di disastro in disastro. Ma uccide ancor più ciò che solo apparentemente non si vede. 
L’Italia è un Paese inquinato ormai al collasso ambientale. 
Siamo in guerra contro il cancro con 1.000 nuove diagnosi al giorno imputate agli stili di vita, mentre ecomafie e malapolitica traggono enormi profitti sulla pelle dei cittadini. 
Non vengono risparmiati neanche i bambini che ogni giorno si ammalano e muoiono di tumore e l’unica loro colpa è quella di essere nati. 
Ho fatto un appello pubblico al ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare On. Sergio Costa, ma non ho ancora avuto risposta. 
L’Italia è ormai una ‘terra dei fuochi’, tra roghi tossici che generano micropolveri, amianto, diossina e traffico di rifiuti pericolosi che minacciano quotidianamente la nostra esistenza. 
L’Italia che muore in silenzio, con il più alto tasso di mortalità per inquinamento atmosferico di tutti i Paesi dell’UE, mentre la bonifica del territorio resta una promessa mai realizzata. E ancora i cosiddetti SIN (Siti di Interesse Nazionale) e i SIR (Siti di Interesse Regionale), dove circa Sei milioni di italiani rimangono quotidianamente esposti all'inquinamento ambientale. E non dimentichiamo le navi dei veleni che la mafia (’ndrangheta) ha affondato tra il 1989 e il 1995 nel mar Mediterraneo.
 Una lista di ben 90 navi che era in mano all'allora Sismi, oggi Aise (servizi segreti militari). Ma ecco che con l'amianto arriva la ciliegina sulla torta dei veleni, con i 42.000 siti contaminati, più di 1.000.000 di micrositi, 40.000.000 di tonnellate contenenti amianto, e di questo micidiale cancerogeno sono fatte le tubazioni dell'acqua potabile che nel Bel Paese si estendono per oltre 100mila Km. Ma acqua in bocca, non si deve sapere! 
Le notizie sui crimini ambientali sono ormai all’ordine del giorno e fotografano da nord a sud la realtà in cui viviamo: "un'Italia che muore in silenzio e lascia nel cuore quel dolore che ogni italiano vive quotidianamente nel vedere l’Italia che muore in silenzio". Antonio Dal Cin Vittima del dovere


Antonio era un militare, un servitore dello Stato, come lo era anche l'attuale ministro all'ambiente che sicuramente troverà il tempo, non solo per rispondere ad Antonio, ma anche per migliorare concretamente il nostro che speriamo torni ad essere Bel paese.

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