domenica 25 novembre 2018

Pontinia a rischio allagamento, maltempo o mala amministrazione? Il livello del canale Botte è ancora salito e attraversa il centro di Pontinia. La rotatoria della Migliara 47 e 1/2 (o viale Europa) con via Napoli e via Trieste è impraticabile è completamente piena d'acqua. Tutti i canali e fossi adiacenti le strade sono pieni d'acqua. Se continua a piovere oltre ai piani seminterrati (che per fortuna a Pontinia non sono così numerosi) saranno a rischio i piani terra che non sono rialzati rispetto alla quota stradale. Molte sedi stradali sono diventati corsi d'acqua. I fossati adiacente la Migliara 47, la via della Striscia sono al livello della strada, quindi tra un po' non sarà possibile entrare e uscire. Pontinia è il comune che ha avuto il maggior consumo di suolo con gli impianti fotovoltaici a terra. Molti terreni sono occupati da serre, alcune grandi estese sono in corso o appena ultimate. In questo modo diminuisce notevolmente la capacità di assorbimento del terreno. Pontinia è anche il centro con il maggior numero di nuove costruzioni e strade in corso in una situazione idraulica già compromessa e pericolosa. Non è possibile continuare a consumare il suolo. Continuare in questo modo significa distruggere il reticolo idraulico della bonifica e provocare allagamenti, ritornando palude. Nella foto l'ingresso della scuola elementare di Borgo Pasubio il livello dell'acqua è a quota marciapiede e tra un po' rischia di salire. L'ingresso alle case e attività della zona è a rischio.

In merito agli impianti fotovolatici a terra (quindi con il consumo del suolo agricolo al posto della produzione per alimentazione animale o umana), la provincia di Latina ha approvato nel periodo 2010-2013 i seguenti impianti per comune: Aprilia n. 9 della potenza di 35,828 MWp (10% dell’intera produzione provinciale), Cisterna n. 6, MWp 30,44 (9%),Fondi 1, 3 MWp, Latina 28, MWp 96,666 (28%), Maenza 2, MWp 2,97, Pontinia 27, Mwp 86,818 (26%), Sabaudia 7 impianti, MWp 12,5,San Felice 1, MWp 4,22, Sermoneta 1, MWp 24,4 (7%), Sezze 8, MWp 21,5 (6%), Spigno Saturnia 1, MWp 2,32, Terracina 6, MWp 18, per un totale di 339 MWp, pari al 16% del fabbisogno provinciale. Le campagne di Pontinia sono state oggetto della devastazione dei campi fotovoltaici ben 34 (vedere Pontinia, consumo suolo contro agricoltura 34. progetto centrale fotovoltaica Arriva l'aggiornamento con la 34. centrale fotovoltaica dal sito della
Regione Lazio nel comune di Pontinia Ecco l'elenco aggiornato del 2011http://pontiniaecologia.blogspot.it/2011/11/pontinia-consumo-suolo-contro.html) che hanno occupato quasi il 4% dell’intera area agricola.
Pontinia, 30 centrali sul quotidiano Terra 10 APRILE 2011 Pontinia (LT) i progetti di 30 centrali elettrich e
Pontinia è una delle “città di fondazione” realizzata nel periodo fascista (fondata 18/12/1935) recuperando il terreno dalla palude pontina tra le colline dei Lepini e il Parco Nazionale del Circeo. Ha una vasta area nel consorzio per lo sviluppo industriale cui ha aderito negli anni '70 cedendo i terreni migliori per l'industria con una sorta di fallimento occupando, dopo 40 anni, circa 1/3 dell'area. Diventava quindi terreno di conquista per i progetti peggiori. Nell'area di una delle tante aziende nate e fallite nel giro di poco tempo è stata ricavata un'industria per l'impianto di compostaggio, contestato e chiuso più volte in seguito al pessimo odore e alle analisi dei vari enti competenti. Sono stati trovati vari tipi di metalli e sostanze che con il compost non hanno nulla a che vedere. Nell'area di Mazzocchio, secondo il rapporto ecomafia del 1998 era stata oggetto di
una discarica di rifiuti tossici. Nel 2002 è stato avanzato il progetto della centrale a turbogas da 400 MW che dopo vari passaggi è ora dell'Acea Electrabel Produzione spa. Poi nel 2004 è arrivato il progetto della centrale a biomasse di 20 MW, quindi nel 2010 altre 2 centrali a biomasse. Una di queste prevedeva l'uso dell'olio di palma (proveniente dalla deforestazione illegale) ed è stata camuffata nel sito della Provincia di Latina (per la conferenza dei servizi per l'approvazione del progetto) come “impianto fotovoltaico”. A Pontinia, poco più di 14 mila abitanti, l'economia è ancora legata all'agricoltura di qualità. Purtroppo l'amministrazione comunale ha destinato oltre 200 ha di terreni agricoli agli impianti fotovoltaici a terra (da 4 a 10 ha). Dal 2008 al 2011 ne sono stati presentati 26. Se volessimo invece destinare, per esempio, il 10% della superficie destinata dal PRG alla zona edificabile (cioè i tetti dei fabbricati senza ulteriore consumo del territorio), per installare impianti fotovoltaici, avremmo l'energia elettrica che oggi viene consumata nell'intero comune per uso domestico e assimilato. L'amministrazione comunale di Pontinia dal 2006 si oppone alle centrali elettriche a turbogas e a biomasse. Le motivazioni sono diverse: aumentano le emissioni in atmosfera che si dovrebbero invece ridurre, il Lazio già oggi produce il doppio dell'energia che consuma. L'immissione di diossina, nanoparticelle, vari prodotti cancerogeni (benzene, benzo(a)pirene) oltre che per la salute è dannosa all'agricoltura di qualità che si vorrebbe promuovere. Pontinia, secondo i dati scientifici, è al vertice della provincia per i tumori e le malattie dell'apparato respiratorio femminile e il distretto di Latina (che comprende anche Pontinia e Sermoneta) è il primo per i tumori maschili. In merito ai danni delle centrali a biomasse c'è stato lo studio del Professor Federico Valerio responsabile del servizio di Chimica ambientale all' Ist di Genova a conferma della tesi di Pontinia. Senza contare il fallimento della filiera delle biomasse. Le prossime elezioni la destra per le centrali, la sinistra contro. https://pontiniaecologia.blogspot.com/2011/04/pontinia-30-centrali-sul-quotidiano.html

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