Le bozze delle relazioni tecniche sullo stato del viadotto Morandi furono modificate, “ammorbidite”. È quanto hanno scoperto i militari della Guardia di finanza genovese, guidati dal colonnello Ivan Bixio, interrogando gli ingegneri della società Spea nel corso delle indagini sul crollo del 14 agosto. Dagli interrogatori è emerso che alcuni documenti, riguardanti in particolare le condizioni degli stralli e dei piloni, sono stati cambiati a seguito delle riunioni con il coord...
Continua a leggere
Secondo gli investigatori della Finanza, i documenti venivano modificati per negare la necessità di controlli più costosi. La società di monitoraggio nega le indiscrezioni secondo cui la valutazione del rischio veniva svolta a tavolino: "Il nostro sistema di classificazione ha dato prova di affidabilità su 4mila opere". Intanto la Procura ipotizza l'aggravante della colpa cosciente: "Gli indagati sapevano che il ponte aveva dei problemi, ma erano convinti di poter intervenire in tempo per evitare la catastrofe, come Guglielmo Tell"
Nessun commento:
Posta un commento