venerdì 22 giugno 2018

centrale biogas a Ponzano Romano, il fronte del "no" approda in Regione

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avranno ragione questi 10 sindaci oppure ha ragione Coletta? Il fronte del “no” alla mega centrale a biogas di Ponzano Romano marcia compatto verso la Regione Lazio. Una decina di sindaci della Valle del Tevere saranno ascoltati, giovedì 21 giugno, in commissione Urbanistica e Rifiuti, convocati dal presidente Marco Cacciatore del M5S. Un primo momento di confronto istituzionale che arriva dopo l’impegno espresso dall’assessore all'Urbanistica e al ciclo dei rifiuti del Lazio...
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ROMA.REPUBBLICA.IT
Una decina di sindaci della Valle del Tevere saranno ascoltati, giovedì 21 giugno, in commissione Urbanistica e Rifiuti. L’assessore

Una decina di sindaci della Valle del Tevere saranno ascoltati, giovedì 21 giugno, in commissione Urbanistica e Rifiuti. L’assessore Valeriani: "Verifiche su vincoli, compatibilità e sui pareri". E il pd Patané in un ordine del giorno chiede lo stop al progetto

avranno ragione questi 10 sindaci a protestare oppure ha ragione il sindaco di Latina che nonostante i pareri contrari dei suoi uffici è favorevole?Il fronte del “no” alla mega centrale a biogas di Ponzano Romano marcia compatto verso la Regione Lazio. Una decina di sindaci della Valle del Tevere saranno ascoltati, giovedì 21 giugno, in commissione Urbanistica e Rifiuti, convocati dal presidente Marco Cacciatore del M5S. Un primo momento di confronto istituzionale che arriva dopo l’impegno espresso dall’assessore all'Urbanistica e al ciclo dei rifiuti del Lazio, Massimiliano Valeriani: “La Regione, in conferenza dei servizi valuterà i vincoli, la compatibilità, i pareri di tutti gli enti interessati — ha spiegato nei giorni scorsi - tutte le critiche e le obiezioni saranno prese in considerazione, anche quelle dei comitati”.

La presa di posizione arriva dopo il no espresso non solo dai comitati schierati a difesa della Valle del Tevere ma anche dagli amministratori del territorio, reatino e romano. Ma le posizioni critiche non mancano anche dentro la Pisana. Il consigliere regionale del Partito democratico, nonché componente della commissione ambiente e agricoltura della Pisana, Eugenio Patané che ha presentato un ordine del giorno che impegna la Regione a bloccare il progetto.
“Ho presentato un ordine del giorno che impegna il presidente Zingaretti e gli assessori competenti al fine di esprimere contrarietà alla realizzazione dell'impianto a biogas di Ponzano Romano – ha  puntualizzato Patané - Quella del sindaco e del Consiglio comunale di Ponzano Romano  che hanno dato il via libera al progetto è una incomprensibile fuga in avanti, una decisione presa in solitaria, senza l’accordo con gli altri sindaci della zona. L’impianto per la produzione di biometano a Ponzano sarebbe un’opera sovradimensionata rispetto alle necessità del territorio e costruita, peraltro, su un terreno sottoposto dal Mibact a vincolo archeologico”.
Ed ancora: “La Regione Lazio ha il dovere di tutelare i sindaci e i cittadini della Valle del Tevere al fine di salvaguardare una delle aree più belle e preziose del nostro territorio. In questa ottica – conclude Patané – è necessario bloccare la realizzazione della centrale biogas di Ponzano, anche in attesa che il nuovo Piano Rifiuti regionale dia l’indicazione sull’impiantistica generale”.

La richiesta di chiarimenti sul progetto al centro della rivolta dei comitati era approdata lo scorso maggio anche alla Città Metropolitana con un’interrogazione del consigliere  Alessio Pascucci. Al centro dell’istanza è finita la deliberazione del Consiglio Comunale di Ponzano Romano che lo scorso settembre aveva dato il via libera al progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano e compost della Società Sogliano ambiente con la modalità del project financing.
“La località dove dovrebbe sorgere tale impianto, Località Brecceto, nella valle del Tevere, è sottoposta a vincolo paesaggistico, è indicata quale area a verde agricolo sia dal PRG sia dal PTPR regionale –  aveva osservato il consigliere Pascucci –  L’area in questione è direttamente connessa ad aree con vincolo archeologico, come si rileva in una nota Mibact della Soprintendenza archeologica del Lazio che diffidava l’amministrazione comunale di Ponzano Romano dal proseguire nell’attività di progettazione ed esecuzione delle opere senza previa consultazione con la Soprintendenza stessa”.

In questi mesi invece i comitati dei cittadini della vallata hanno più volte denunciato l’assenza di informazioni chiare sul progetto. “Il comune di Ponzano non ha mai informato la popolazione residente né i comuni limitrofi delle caratteristiche e dell’entità del progetto in questione – ha denunciato Luciano Blasco membro di Legambiente bassa Sabina  -  Questa struttura dovrebbe trasformare 120000  tonnellate di rifiuti organici di varia provenienza, equivalente ai rifiuti prodotti da oltre un milione di abitanti. E’ chiaro che ci vuole massima attenzione e invece non abbiamo mai visto il progetto”.

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