lunedì 2 aprile 2018

Le acque superficiali interne, sotterranee e marino costiere

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Il monitoraggio delle acque superficiali interne, sotterranee e marino costiere attraverso le esperienze di Ispra e delle Agenzie ambientali presentate nel Rapporto Ambiente Snpa 2018.

Un’esperienza importante sul tema della qualità delle acque è quella suiconfronti interlaboratorio inter-agenziali: organizzata dal 2015 da ARPA Lombardia, ha l’obiettivo di assicurare attendibilità, precisione e comparabilità nel monitoraggio degli elementi biologici dei corsi d’acqua sull’intero territorio nazionale. Altra esperienza significativa è rappresentata dal monitoraggio della Watch List (elenco di sostanze pericolose emergenti che ogni Stato Membro deve monitorare nei corsi d’acqua): i campioni prelevati nelle 25 stazioni individuate sul territorio italiano dalle Agenzie, sono stati analizzati nei laboratori di ARPA Lombardia e ARPA FVG individuati come strutture di riferimento. Tra i laboratori di eccellenza si segnala anche il laboratorio di ARPA Toscana per la determinazione del glifosato in acque superficiali e sotterranee. In materia di acque di scarico, ARTA Abruzzo ha condotto approfondimenti sull’impatto dell’acido peracetico (PAA), con l’obiettivo di proporre un valore come «limite di legge» per l’utilizzo di questa sostanza nella disinfezione delle acque di scarico. L’esperienza di APPA Trento riguarda l’utilizzo dei campionatori passivi, che rappresentano un efficace strumento di analisi semi-quantitativa di contaminanti particolarmente difficili da determinare con le metodologie di campionamento convenzionali.
Interessante è lo studio sulla Posidonia oceanica in cui ISPRA promuove la creazione di un modello di Spiaggia ecologica per un turismo balneare consapevole ed eco-sostenibile nel rispetto del ruolo ecologico delle cosiddette banquettes di Posidonia. Altra esperienza importante è quella sull’Ostreopsis ovata nella quale ISPRA e un Gruppo interagenziale costituito ad hoc ha testato un nuovo sistema opto-elettronico per la valutazione e il conteggio delle cellule che consente un notevole risparmio di tempo. Il lavoro svolto dalle agenzie nell’ambito della Strategia Marina, ha permesso all’Italia di approfondire la conoscenza del nostro mare e di rendere omogenee le operazioni di monitoraggio; tra le attività svolte, spicca per attualità quella relativa al monitoraggio delle microplastiche in mare. Interessante è infine l’esperienza maturata da ARPA Marche in materia di valutazione e classificazione ecotossicologia di sedimenti marini.
Le esperienze presentate nel Rapporto Ambiente SNPA 2018:

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