La giunta Caldoro aveva ottenuto da Bruxelles l’autorizzazione per investire 230 milioni di euro per sistemare gli impianti. Già, perché normalmente i fanghi da depurazione dovrebbero essere essiccati per ridurre al minimo la loro quantità e per risparmiare sui costi di trasporto e di smaltimento. Quelle risorse dovevano servire anche a costruire essiccatori e digestori. Un investimento che avrebbe ridotto le attuali 36mila tonnellate all’anno in 12mila, che significa un tagl...
Altro...Pontinia (LT) dall'ambiente, alla difesa dei diritti civili e sociali, dalla politica alla tecnica. Si riportano stralciriportandone autori. Nota: qualora si ritenga la pubblicazione (o i commenti) siano lesivi o notizie superate si prega di comunicarlo con mail giorgio.libralato@gmail.com e saranno rimossi. Oppure allo stesso modo si può esercitare il diritto di replica. Qualora si ritenga che una pubblicazione o parte di essa ledano i diritti di copyright o di autore saranno rimossi
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