giovedì 22 febbraio 2018

direttiva Seveso impianti e progetti a Latina Scalo in prossimità di rischio di incidente rilevante Consultazione pubblica e partecipazione al processo decisionale

 Art. 24. Consultazione pubblica e partecipazione al processo decisionale 1. Il pubblico interessato deve essere tempestivamente messo in grado di esprimere il proprio parere sui singoli progetti specifi ci nei seguenti casi: a) elaborazione dei progetti relativi a nuovi stabilimenti di cui all’articolo 22 del presente decreto; b) modifi che di stabilimenti di cui all’articolo 18, qualora tali modifi che siano soggette alle disposizioni in materia di pianifi cazione del territorio di cui all’articolo 22; c) creazione di nuovi insediamenti o infrastrutture attorno agli stabilimenti qualora l’ubicazione o gli insediamenti o le infrastrutture possano aggravare il rischio o le conseguenze di un incidente rilevante secondo quanto stabilito dalle disposizioni in materia di controllo dell’urbanizzazione di cui all’articolo 22. 2. In caso di progetti sottoposti a procedura di valutazione di impatto ambientale, il parere di cui al comma 1 è espresso nell’ambito di tale procedimento, con le modalità stabilite dalle regioni o dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare secondo le rispettive competenze. 3. Per quanto riguarda i singoli progetti specifi ci di cui al comma 1, il Comune ove ha sede l’intervento, all’avvio, da parte del Comune medesimo o di altro soggetto competente al rilascio del titolo abilitativo alla costruzione, del relativo procedimento o al più tardi, non appena sia ragionevolmente possibile fornire le informazioni, informa il pubblico interessato, attraverso mezzi di comunicazione elettronici, pubblici avvisi o in altra forma adeguata, sui seguenti aspetti: a) l’oggetto del progetto specifi co; b) se del caso, il fatto che il progetto è soggetto a una procedura di valutazione dell’impatto ambientale in ambito nazionale o transfrontaliero o alle consultazioni tra Stati membri ai sensi dell’articolo 5, comma 2, lettera b) ; c) i dati identifi cativi delle autorità competenti responsabili del rilascio del titolo abilitativo edilizio, da cui possono essere ottenute informazioni in merito e a cui possono essere presentati osservazioni o quesiti, nonché indicazioni sui termini per la trasmissione di tali osservazioni o quesiti; d) le possibili decisioni in ordine al progetto oppure, ove disponibile, la proposta del provvedimento che conclude la procedura di rilascio del titolo abilitativo edilizio; e) l’indicazione dei tempi e dei luoghi in cui possono essere ottenute le informazioni relative al progetto e le modalità con le quali esse sono rese disponibili; f) i dettagli sulle modalità di partecipazione e consultazione del pubblico. 4. Per quanto riguarda i singoli progetti specifi ci di cui al comma 1, il Comune provvede affi nché, con le modalità e secondo i termini di cui al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195, il pubblico interessato abbia accesso: a) ai principali rapporti e pareri pervenuti all’autorità competente nel momento in cui il pubblico interessato è informato ai sensi del comma 3; b) alle informazioni diverse da quelle previste al comma 3, che sono pertinenti ai fi ni della decisione in questione e che sono disponibili soltanto dopo che il pubblico interessato è stato informato conformemente al suddetto comma. 5. Il pubblico interessato può esprimere osservazioni e pareri entro 60 giorni dalle comunicazioni di cui al comma 3 e gli esiti delle consultazioni svolte ai sensi del medesimo comma 1 sono tenuti nel debito conto ai fi ni dell’adozione del provvedimento fi nale da parte del Comune o di altra amministrazione competente. 6. Il Comune, o altro soggetto competente al rilascio del titolo abilitativo alla costruzione, a seguito della conclusione del procedimento di cui al comma 1, mette a disposizione del pubblico attraverso mezzi di comunicazione elettronici, pubblici avvisi o in altra forma adeguata: a) il contenuto del provvedimento fi nale e le motivazioni su cui è fondato, compresi eventuali aggiornamenti successivi; b) gli esiti delle consultazioni tenute prima dell’adozione del provvedimento fi nale e una spiegazione delle modalità con cui si è tenuto conto di tali esiti. 7. Il pubblico deve avere l’opportunità di partecipare tempestivamente ed effi cacemente alla preparazione, modifi ca o revisione di piani o programmi generali relativi alle questioni di cui al comma 1, lettere a) o c) , avvalendosi delle procedure di cui all’articolo 3 -sexies del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. Ove pertinente, il pubblico si avvale a tal fi ne delle procedure di consultazione previste per la formazione degli strumenti urbanistici. Nel caso di piani o programmi soggetti a valutazione ai sensi della direttiva 2001/42/CE si applicano le procedure di partecipazione del pubblico previste dalla suddetta direttiva.

Direttiva Seveso III DECRETO LEGISLATIVO 26 giugno 2015 , n. 105 . Attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.

http://www.ambientesc.it/wp-content/uploads/2015/07/D.-Lgs-105-del-26.06.2015.pdf

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