mercoledì 3 gennaio 2018

sacchetti di retina al posto delle buste biodegradibili per frutta e verdura

Sandro Minotto https://www.facebook.com/sandro.minotto.5?hc_ref=ARRy5n6zV1uaV3xeP1CNOesoKJ5SMLeM8m9-_-P73lDXs20FdOjJ8K0VHIkygjRAN6c&fref=nf&pnref=story
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Si tratta di sacchetti a retina, riutilizzabili e lavabili in lavatrice a 30°C, su cui si possono attaccare e staccare le etichette con il prezzo dei prodotti acquistati. Per evitare di pagare anche il peso del sacchetto (27 g), basta pesare frutta e verdura sulla bilancia, imbustare e incollare l’etichetta sulla retina. In una sola busta si possono mettere prodotti diversi, ad esempio mele e banane o arance e cavolfiori e aggiungere le etichette con i prezzi .
Le Multi-Bag, certificate da Oecoplan e sostenute dal WWF, sono realizzate in Lenzing-Modal®, una fibra a base di cellulosa ricavata da legno di faggio sminuzzato. Questo materiale proviene dalla gestione sostenibile di foreste dell’Europa Centrale ed è certificato FSC (Forest Stewardship Council). Coop Svizzera vende a 4,95 franchi (circa 4,55 €) un set composto da 3 sacchetti (1,52 € l’uno).
Dai supermercati Lidl arriva un’altra possibile soluzione al problema delle etichette del prezzo che non essendo biodegradabili dovrebbero essere staccate dalle nuove buste bio prima di essere utilizzare come sacchetto per il rifiuto organico domestico. La legge italiana che introduce i sacchetti biodegradabili per ortofrutta a pagamento non obbliga gli esercenti a utilizzare etichette compostabili. Nella catena di discount la questione non si pone: frutta e verdura vengono pesate alla cassa e il prezzo riportato direttamente sullo scontrino senza bisogno di attaccare bollini sui sacchetti.
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