martedì 26 dicembre 2017

Fanghi nei campi, i sindaci: "Stop ai veleni legalizzati"

ci sono sindaci che si sdraiano sulla strada per impedire il passaggio dei camion dei rifiuti da incenerire, altri che si ricordano di essere il primo responsabile della salute pubblica ed esprimono pareri insuperabili per la tutela della sanità contro progetti inquinanti con emissioni cancerogene di impianti per rifiuti, centrali a biogas e biomasse, turbogas. Ci sono sindaci che non si oppongono e non esprimono nemmeno pareri, non si presentano alle conferenze dei servizi non conoscendo nemmeno la loro competenza di legge e sindaci che addirittura esprimono parer favorevole per chi vuole avvelenare il territorio. Ci sono sindaci che invece tutelano il proprio territorio e i cittadini. Pronti a chiedere la sospensione della delibera regionale.  Sono 23 i sindaci del Lodigiano, insieme a una quarantina della provincia di Pavia, che si presenteranno il 12 gennaio davanti al Tar per chiedere di fermare la delibera della Giunta Maroni, approvata l’11 settembre scorso, che ha alzato di 200 volte i limiti degli idrocarburi presenti nei fanghi utilizzati in agricoltura. Per i concimi, prodotti dai depuratori fognari, che finiscono subito nei campi coltivati, dove crescono cereali e verdure che finiscono sulle nostre tavole, il valore soglia è passato infatti da 50 milligrammi per chilo (decisi da una sentenza della Corte di Cassazione del gennaio 2017) a 10.000. "Un fatto gravissimo", secondo i sindaci, perché per legge se si superano i 500 milligrammi la destinazione deve essere una discarica di rifiuti tossici.
I primi cittadini del Lodigiano chiederanno al Tar di bloccare la delibera della Regione…
ILGIORNO.IT

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