lunedì 30 ottobre 2017

IL PROCESSO L’Isochimic a, una Eternit pure in Irpinia

Richetti chiede che la norma sui v it a l i z i vada in aula dopo la legge di Stabilità e passi così com’è stata approvata alla Camera. Il S enato sarà d’a cco rdo?
MUCCHETTI (PD) “Pd fuori controllo Veltroni e Fassino devono cacciarlo” I ntervistato dal Fatto, il senatore dem chiede sia convocata un direzione straordinaria del partito per cambiare in corsa il leader. Non gli sono piaciuti gli attacchi a Visco e la legge elettorale.
RITORNI Prima uno sgarbo a Gentiloni sullo Ius soli poi la minaccia a Franceschini Renzi fa il bullo con tutti In treno anche Boschi, Fedeli, Minniti, De Vincenti, Pinotti e Madia. Fa pure l’annuncio da finto capotreno: “Si vota a marzo
C ATA LO G N A Politico fiammingo offre asilo a Puigdemont A Barcellona sfilano gli unionisti “L’indipendenza crea disoccupati”
ROSATELLUM Lupacchini: “G rave l’allarme di Grasso, il Colle ci rifletta” 
191 7-201 7 Nell’anniversario della Rivoluzione Cento anni dopo, la tv russa riabilita il demone Trockij
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Gli adesivi con Anna Frank sono una parte del problema Un gruppo di ricercatori di Patria Indipendente, sito legato all’Anpi , ha censito oltre 4 mila pagine Facebook italiane di ispirazione dichiaratame nte nazifa sci sta La galassia delle tastiere nere
ALDA MERINI Otto anni fa ci lasciava la grande poetessa milanese “CHIEDIMI COS’È LA POESIA, IO LO SO” » LORIS MAZZETTI I l primo novembre saranno otto anni dalla scomparsa di Alda Merini, in assoluto uno dei più importanti poeti. Di lei hanno parlato Quasimodo e Pasolini, più volte candidata al Nobel, nel 1993 ricevette il Premio Montale. Di sé diceva: “Alda è nata con la Primavera”, non solo per aver visto la luce il 21 marzo ma per la sua gioia di vivere, giorno per giorno, nonostante le tante tragedie che aveva dovuto affrontare. Sapendola ricoverata in un ospedale milanese, decisi di andare a trovarla. Era la prima volta che la incontravo, provavo una certa emozione: ho sempre amato le sue poesie. Mi fermai davanti alla stanza 33, dietro quella porta c’era l’a ut ri ce d el l ’aforisma: “Il poeta che vede tutto viene accusato di libert à”. Una sacrosanta verità. Entrai. Mi colpì il sorriso dei suoi occhi, l’en ergi ca stretta di mano, la felicità per i fiori che le avevo portato, libri molto letti e alcuni fogli disegnati sparsi qua e là sul letto.
tratto da www.ilfattoquotidiano.it
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