mercoledì 23 agosto 2017

La scelta green del Cile: stop alla miniera per salvare i pinguini

DOMENICA non è sempre domenica. Per una volta l'importanza di salvare l'ambiente ha vinto contro la creazione di nuovi e fruttuosissimi impianti minerari da miliardi di dollari. E' quanto accaduto in Cile dove il governo ha deciso di bocciare il progetto di estrazione "Dominga" e preservare così la vita dei delicati pinguini di Humboldt e degli altri animali marini che popolano le coste del Paese.
Il progetto, promosso dalla società mineraria Andes Iron, mirava a costruire nella regione di Coquimbo (Cile centrale) una miniera per l'estrazione di rame e minerali ferrosi che secondo alcune stime poteva portare, oltre a posti di lavoro, ricavi per 2,5 miliardi di dollari. L'ipotesi prevedeva la costruzione di un nuovo porto marittimo nell'area e la realizzazione di diverse infrastrutture in grado di produrre 12 milioni di tonnellate di ferro ogni anno.
All'idea si sono subito opposte le associazioni ambientaliste, come ad esempio Oceana Chile, chiedendo un passo indietro in nome dell'ambiente e di un ecosistema delicato da preservare. Dopo diversi esami lo stesso governo cileno, che ha raccolto prove e relazioni da 14 diverse agenzie, ha deciso di respingere i piani del progetto, anche se Andes Iron potrà ancora fare appello.

FOTO Un futuro incerto per il pinguino imperatore

Esultano gli ambientalisti di Coquimbo, riserva dove vivono l'80% dei pinguini di Humboldt (sulla soglia dell'estinzione), uccelli marini, delfini, balene, tartarughe e tante altre specie.
"Oggi abbiamo vissuto una giornata storica!"  scrive Oceana Chile su Facebook . "Il Comitato dei Ministri ha deciso di respingere il progetto, continuiamo ad avvertire e sostenere le comunità della zona. Questa è una vittoria per tutti!".
I ministri hanno detto che il progetto non ha fornito "sufficienti garanzie ambientali" e il titolare dell'ambiente Marcelo Mena ha dichiarato di credere "fermamente nello sviluppo, ma non può essere al costo del nostro patrimonio ambientale o causando rischi per la salute". Mena ha poi aggiunto che la scelta è stata fatta su "aspetti tecnici" e non su "considerazioni politiche". Da parte della società mineraria i vertici fanno sapere che "questa decisione è una cattiva notizia per l'estrazione e per lo sviluppo del Paese".
Intanto dall'Australia guardano con attenzione la decisione cilena: continuano infatti le pressioni per bloccare un progetto simile, già avallato dal governo, della miniera di carbone Adani, di proprietà indiana, che andrebbe secondo gli ambientalisti ad intaccare ancor di più la già devastata Grande barriera corallina.
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Il governo ha bocciato il progetto di estrazione del ferro "Dominga". Gli ambientalisti esultano: "Preservati i pinguini di Humboldt"
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