venerdì 28 luglio 2017

Isde Latina CONTRO la costruzione dell'Autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone.

COMUNICATO STAMPA dell' Associazione Italiana Medici per l'Ambiente - ISDE sezione di Latina, CONTRO la costruzione dell'Autostrada a pedaggio A12-Roma-Latina e della bretella Cisterna-Valmontone.
Scopo dell' ISDE o Associazione Italiana Medici per l'Ambiente sezione di Latina è quello di salvaguardare l'ambiente per tutelare la salute dei cittadini, per cui, venuta a conoscenza di questa possibile costruzione si dichiara contraria alla sua realizzazione nella nostra provincia, già sede di svariate criticità ambientali negli anni passati e tuttora presenti, ribadendo quello che sancisce la Carta Costituzionale Italiana e cioè il diritto fondamentale alla salute per ogni persona e comunità e quello che stabilisce il recente documento “Salute 2020”, un modello di politica europea a sostegno di un'azione trasversale al governo e alla società a favore della salute e del benessere.
Il tracciato progettato di questa autostrada determinerebbe nuovo inquinamento acustico e atmosferico e andrebbe a sottrarre una grande quantità di terreno alle innumerevoli aziende agricole anche di qualità (biologiche e biodinamiche) del territorio. Bisogna infatti considerare che i terreni da espropriare per la realizzazione del mostro di cemento/asfalto metterebbero in crisi decine di aziende agricole, per cui non si potranno avere più coltivazioni per uso alimentare e coltivazioni agricole di qualità, in particolare verrebbero espropriate almeno 52 aziende agricole d'eccellenza con la disoccupazione di centinaia di contadini a fronte di alcune centinaia di posti di lavoro a tempo determinato.
Dal punto di vista ambientale, l’impatto sarebbe devastante. Lungo gran parte del tracciato si avrebbe una ingente antropizzazione e, per altro verso, si andrebbe a interferire con le riserve naturali di Decima Malafede e del Litorale Romano, sui SIC (Siti di Interesse Comunitario) di Castel di Decima e Castel Porziano e col Monumento Naturale “lago di Giulianello”.
L’alternativa proposta dal Comitato No Corridoio Roma-Latina, che prevede la messa in sicurezza di tutta la Pontina Strada Regionale 148 e la realizzazione di un trenotram, risulta estremamente meno impattante dal punto di vista ambientale, meno inquinante, perché buona parte del traffico verrebbe spostato su rotaia, più efficace e anche meno costosa. Questa posizione è già stata condivisa dai comuni di Roma, Ardea, Pomezia e Cori, che tra l'altro si rifà alle linee guida della Comunità Europea sulla mobilità, che non prevedono nuovi investimenti su autostrade, ma solo adeguamenti e costruzioni eventuali su rotaie (metropolitane, tram e treni).
L' ISDE Latina, coadiuvata in questa opera di sensibilizzazione dall'ISDE di Roma, si augura che anche il Comune di Latina si schieri con risolutezza contro la realizzazione dell’autostrada (a pagamento) in modo da costringere gli enti preposti al ripensamento di un’opera che non è gradita ai cittadini e alle amministrazioni di nessuno dei grandi centri interessati dal tracciato.
Il traffico su gomma contribuisce in ingente misura all'inquinamento dell'aria, con le emissioni di anidride carbonica, principale gas ad effetto serra e al surriscaldamento climatico.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno sono circa 12,6 milioni le morti attribuibili all’inquinamento dell’aria, dell'acqua e all' inquinamento del suolo, alle esposizioni chimiche, ai cambiamenti climatici e alle radiazioni ultraviolette ed è quindi urgente e necessaria una riduzione dell’esposizione a fonti di inquinamento, come la costruzione di nuove autostrade, insieme ad interventi di risanamento, bonifica e tutela dell’ambiente.
Il traffico su gomma è tra le più importanti fonti di inquinamento ambientale e di danno alla salute, pertanto devono essere predisposti interventi, azioni e politiche nazionali e internazionali che ne prevedano una rapida quanto concreta razionalizzazione e riduzione, migliorando lo sviluppo delle metropolitane urbane, dei sistemi ferroviari metropolitani, dei sistemi tranviari elettrici, del trasporto via mare, eliminando il vetusto parco veicolare, sempre nel rispetto delle peculiarità dei territori e dei diritti delle popolazioni interessate e non costruendo nuove autostrade.
L’intero sistema dei trasporti deve quindi essere rivisto quanto prima se si vuole tentare di ridurre il surriscaldamento del pianeta, tutelare la salute, gli ecosistemi, l’ambiente e garantendo così un futuro di vita dignitoso alle esigenze umane attuali e a quelle delle prossime generazioni.
Dott. Pasquale Milo Presidente ISDE di Latina isdelatina@gmail.com - 339 2918827

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