All’appello dei 122 voti a favore, (1 astensione e 1 contrario) è mancata però l’Italia, oltre alle 9 potenze nucleari: le cinque riconosciute dal Trattato di non proliferazione del 1968, Usa, Russia, Francia, Gran Bretagna e Cina. E le quattro non ufficiali: India, Pakistan, Israele e Corea del Nord. Insomma, tutti i paesi che hanno un arsenale nucleare o lo stanno sviluppando non hanno partecipato ai lavori, come i loro alleati. Tra questi anche Roma.
“Non siamo riusciti a convincere l’Italia a essere qui – commenta Francesco Vignarca della Rete Disarmo – ma per noi oggi inizia il lavoro vero nei confronti dell’opinione pubblica e politica: chiedere il coraggio di aderire al Trattato e di mettersi dal lato giusto della storia”. “Questo storico Trattato – afferma Daniele Santi, Segretario Generale di Senzatomica – “segna una tappa fondamentale nell’impegno per liberare l’umanità e il nostro pianeta dalla minaccia costituita dalle armi nucleari”. “Adesso che abbiamo questo meraviglioso strumento – conclude – continueremo a impegnarci affinché tutti gli Stati, a partire dall’Italia, ratifichino il Trattato”.
Ai negoziati, svoltisi in due sessioni per un totale di quattro settimane complessive, hanno partecipato delegazioni di circa 140 paesi e della società civile di tutto il mondo. Il cuore del documento è nell’articolo 1 che vieta di sviluppare, testare, produrre, acquisire, possedere ma anche trasferire o ricevere il trasferimento, consentire la dislocazione di armi nucleari e altri dispositivi esplosivi nucleari. E ancora, proibisce di “incoraggiare, indurre, assistere o ricevere assistenza per una qualsiasi delle suddette attività”. Non solo. Anche la “minaccia d’uso” è proibita, raccogliendo così molte delle istanze della società civile internazionale. Altro punto determinante è nell’articolo 4 dedicato all’impegno “verso la totale eliminazione delle armi nucleari”.
Il documento, poi, garantisce una assistenza alle vittime dell’uso di armi o della sperimentazione atomica, sancisce la necessità di bonifica ambientale (articolo 6) e impegna gli Stati aderenti a farsi promotori del bando presso gli altri Paesi, in modo che il trattato raggiunga l’universalità (articolo 12).di F. Q. | 7 luglio 2017 http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/07/armi-nucleari-lonu-ha-adottato-un-trattato-che-ne-proibisce-luso-assenti-le-potenze-con-latomica/3715316/
Nessun commento:
Posta un commento