venerdì 30 giugno 2017

Consip, Sciarelli in procura a Roma per essere interrogata: “Violazione di segreto? Risponderò a tutte le domande”

Alla conduttrice della trasmissione 'Chi l’ha Visto?' è stato anche sequestrato il telefono cellulare. Per l’accusa la giornalista avrebbe fatto da tramite per il passaggio delle informazioni tra il pm di Napoli Henry John Woodcock e Marco Lillo del Fatto Quotidiano, che invece ha completamente smentito questa versione dei fatti È arrivata in procura per essere ascoltata dai procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Mario Palazzi sulla fuga di notizie nel caso Consip. Poco dopo le ore 15 e 30 la giornalista Federica Sciarelli è comparsa al Palazzaccio di piazzale Clodio per essere interrogata sulla fuga di notizie nel caso Consip. “È serena e risponderà a tutte le domande ” ha detto il legale della giornalista, l’avvocato Giorgia Papiri entrando in tribunale con Sciarelli, che è indagata dalla procura di Roma violazione del segreto d’ufficio in concorso con il pm di Napoli, Herny John Woodcock.
Alla conduttrice della trasmissione ‘Chi l’ha Visto?’ è stato anche sequestrato il telefono cellulare e i pm hanno anche esaminato i tabulati telefonici tra Sciarelli, Woodcock e il giornalista del Fatto Quotidiano, Marco Lillo. Per l’accusa, infatti, la giornalista avrebbe fatto da tramite per il passaggio delle informazioni tra il pm Woodcock e Lillo, che invece ha completamente smentito questa versione dei fatti. “Se il procuratore Giuseppe Pignatone, l’aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi, volessero sentire la mia versione sono pronto a testimoniare oggi stesso. La verità è che Federica Sciarelli non ha messo in contatto il magistrato Henry John Woodccok con Marco Lillo per scrivere di Consip. La tesi dell’accusa è fondata, da quel che si legge, su un tabulato telefonico del mio cellulare. Ebbene, non c’è grigio in questo caso ma solo bianco o nero: Woodcock e Sciarelli sono innocenti e la Procura si è sbagliata”, ha scritto sul fattoquotidiano.it il giornalista.
L’indagine sulla centrale acquisti della pubblica amministrazione, infatti, era stata aperta dalla procura partenopea che indagava sull’imprenditore Alfredo Romeo: Woodcock era uno dei pm titolari del fascicolo, che a dicembre è passato nella Capitale per competenza. Nel frattempo, infatti, sotto inchiesta erano finiti anche il ministro Luca Lotti, il comandante dei carabinieri della Legione Toscana, Emanuele Saltalamacchia, il comandante generale dell’Arma, Tullio Del Sette: i tre sono accusati di violazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento per aver fatto trapelare notizie relative alle indagini in corso. Lillo sul Fatto Quotidiano ha svelato in esclusiva sia l’esistenza dell’inchiesta sulla Consip che l’indagine a carico dell’ex sottosegretario di Matteo Renzi a Palazzo Chigi e dei due alti ufficiali dei carabinieri. La pubblicazione degli scoop del Fatto risale ai giorni successivi rispetto all’arrivo del fascicolo dell’indagine sui tavoli della procura di Roma. Per gli inquirenti capitolini, però, è Woodcock ad essere sospettato di essere uno degli artefici di quella fuga di notiziedi  | 30 giugno 2017 https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/30/consip-sciarelli-in-procura-a-roma-per-essere-interrogata-violazione-di-segreto-rispondero-a-tutte-le-domande/3698343/

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